Le notti delle stelle cadenti: una scintilla di meraviglia da trasformare in poesia

stelle cadenti
Stelle cadenti, foto Archivio Sir

Tornano le notti delle stelle cadenti, in cui si può stare con il naso all’insù senza essere etichettati come “inguaribili distratti”.

Quando il Piccolo principe guarda il cielo, nel celebre romanzo di Saint Exupery, pensa alla sua stella, e alla rosa che ha lasciato lassù: “Se tu ami un fiore che si trova su una stella, è dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite”.

Ognuno, di notte, guardando il cielo, ha qualcuno da ritrovare fra le stelle. Per Giovanni Pascoli è il ricordo del padre, che torna nei versi del “X agosto”: “io lo so perché tanto/ di stelle per l’aria tranquilla/arde e cade, perché sì gran pianto/nel concavo cielo sfavilla”.

C’è molta poesia nelle notti stellate di questi giorni d’estate, quando il buio della notte è illuminato dalle “stelle cadenti”, le Perseidi, dette anche “lacrime di San Lorenzo”, con la loro scia di luce e di sogni. Secondo le previsioni dell’Unione astrofili italiani quest’anno saranno visibili soprattutto tra il 12 e il 13 agosto, senza che la luna disturbi lo spettacolo, perché diventerà piena soltanto il 22.

Stelle cadenti: uno sciame di meteore, con un tocco di poesia


La scienza dice che si tratta di uno sciame di meteore che la terra nel suo moto di rivoluzione intorno al sole attraversa ogni estate. Sono frammenti e polvere lasciati dal passaggio della cometa Swift-Tuttle, che si infiammano a contatto con l’atmosfera terrestre.

A noi, tuttavia, piace pensare alle stelle con lo stupore struggente del Piccolo principe, pensando alle persone che amiamo e non ci sono più, e conservando nel cuore lo scintillio di un sogno da realizzare.

Per ammirarle meglio ci sono tante possibilità: scegliere un parco astronomico come La torre del sole di Brembate Sopra, che organizza delle serate a tema (tutte le info sul loro sito). Ci si può rivolgere a un osservatorio come quello di Selvino, dove si può contare sulla guida del Circolo astrofili bergamaschi.

Ci sono appuntamenti promossi dai rifugi di montagna come il Trifoglio di Valtorta, che promuove una cena e una serata di approfondimento astronomico (info e prenotazioni praviation360@live.it oppure whatsapp al numero 3892407616).

Ma alla fine basta scegliere un punto d’osservazione sopraelevato e distante dalle luci cittadine sulle colline intorno alla città oppure sulle montagne, dal Canto Alto al Passo del Vivione. Ci sono tante letture sull’universo e sulle stelle, utili per far affiorare curiosità e stupore anche nei più piccoli. Infine, un consiglio valido per tutti: armarsi di pazienza (e magari di qualche poesia).