Affidarsi al cuore Immacolato di Maria. Cosa c’è di speciale nella preghiera di Papa Francesco per Russia e Ucraina?

Buongiorno suor Chiara mi chiamo Noemi e ho 17 anni. Ho letto con curiosità che il Papa in questo momento di grande preoccupazione a causa della guerra intende affidare la Russia e l’Ucraina al cuore Immacolato di Maria. Ho provato a chiedere chiarimenti ai miei genitori ma neanche loro avevano ben chiaro che cosa significhi. Può per favore spiegarmelo lei? Che cosa c’è di diverso rispetto a una preghiera “normale” alla Madonna? Mi scusi, forse le sembrerà una domanda un po’ sciocca, ma a me interessa molto capire meglio. Grazie mille e un caro saluto.

La tua domanda non è per niente sciocca, cara Noemi, e per la verità, nemmeno così semplice.
Per risponderti mi sono presa del tempo per riflettere e documentarmi un poco. 
Innanzitutto il verbo consacrare significa rendere sacro, dedicare, offrire e affidare. Consacrarsi a Maria e al suo Cuore Immacolato, pertanto, vuol dire accoglierla come vera madre, sull’esempio di Giovanni, perché lei per prima prende sul serio la sua maternità su di noi. Compiere questo atto è molto significativo e altamente simbolico. 


Ma, da dove viene questa pia pratica?


L’atto di consacrazione a Maria risale almeno all’VIII secolo con Giovanni Damasceno, al quale dobbiamo la prima formula di consacrazione a Maria: “Anche noi oggi ti restiamo vicini, o Sovrana, […] legando le nostre anime alla tua speranza, come a un’ancora saldissima e del tutto infrangibile (cf Eb 6,19), consacrandoti mente, anima, corpo e tutto il nostro essere e onorandoti, per quanto è a noi possibile, ‘con salmi, inni e cantici spirituali’ (Ef 5,19)”. In tutto il Medioevo furono molte le Città e Comuni che “si offrivano” alla Vergine, spesso presentandole, in suggestive cerimonie, le chiavi della Città. Nel sec. XVII poi iniziarono le grandi consacrazioni nazionali: la Francia nel 1638, il Portogallo nel 1644, l’Austria nel 1647, la Polonia nel 1656… 


All’inizio del XIX secolo, la devozione al Cuore immacolato di Maria è stata riconosciuta da Roma con l’intento di collegare il suo esclusivo privilegio di essere stata concepita senza peccato originale, alla sua speciale bontà il cui simbolo per eccellenza è il cuore. Si riteneva, infatti, che questa consacrazione, favorisse l’intercessione e la protezione di Maria. 
Con le apparizioni di Fatima, in particolare in quella del 13 luglio 1917, nella quale la Madre di Dio chiede la conversione della Russia al suo Cuore Immacolato, tale atto cultuale si afferma notevolmente: «Verrò a chiedere la conversione della Russia al mio Cuore Immacolato – aveva detto ai pastorelli – Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia che si convertirà e sarà concesso al mondo un certo periodo di pace». 
Cosa che i papi Pio XII, Paolo VI e Giovanni Paolo II hanno adempiuto. 

Chiediamo a Maria di intercedere per la pace


Con  questo atto il pontefice intende rispondere affermativamente alla richiesta dei vescovi ucraini che, il 2 marzo, si erano fatti voce dell’intero popolo: «In queste ore di incommensurabile dolore e di terribile calvario per il nostro popolo noi, vescovi della Conferenza episcopale dell’Ucraina, siamo portavoce della preghiera incessante e accorata, sostenuta dai nostri sacerdoti e dalle persone consacrate, che ci viene da tutto il popolo cristiano per la consacrazione della nostra Patria e della Russia» – e aggiungevano – «Chiediamo umilmente a vostra santità di compiere pubblicamente l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria dell’Ucraina e della Russia, come richiesto dalla Beata Vergine a Fatima». 


La Chiesa ucraina è molto devota a Maria: nel 1995 era stata compiuta una consacrazione alla Vergine dello Stato nazionale, nato nel 1991 in seguito alla dissoluzione dell’URSS, e un’altra era stata ripetuta nel 2014.  
Come vedi, cara Noemi, l’evento in programma è grande, e non va banalizzato. Uniamoci anche noi a papa Francesco, e compiamo con lui questo pubblico affidamento dell’intera umanità al Cuore Immacolato di Maria. 
Sarà lei, la Madre di Dio e nostra, a prendersi cura di quelle martoriate popolazioni e a intercedere per tutti il dono della pace.