Romano: gli studenti del “Don Milani” riflettono sulla Costituzione con la mostra «Eredi e testimoni»

collage testata pannelli mostra eredi e testimoni

«È un dono enorme avere una Costituzione perché è avere scritto nero su bianco gli ideali in cui gli italiani credono: la democrazia, il lavoro, la repubblica, la sovranità che appartiene al popolo, il diritto all’uguaglianza, alla dignità sociale, allo sviluppo della persona, alla tutela dell’ambiente e del patrimonio artistico». Queste sono le parole di Francesco, studente romanese della classe quinta del liceo Don Milani di Romano di Lombardia, durante l’inaugurazione della mostra «Eredi e testimoni» realizzata dalle classi quinte del liceo stesso in collaborazione con il Comune di Romano di Lombardia.

Centrale in quest’esposizione sono quindici pannelli in cui sono espressi i dodici principi costituzionali e i pensieri delle Madri e dei Padri Costituenti che, riuniti nell’Assemblea Costituente, nel dicembre 1947 scrissero la Costituzione, approvata poi il 1° gennaio 1948, al fine di stipulare, come definì all’epoca il presidente dell’Assemblea Costituente Umberto Terracini, “un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa la affida perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore”.

La mostra «Eredi e testimoni» è il risultato dell’ultima tappa del percorso di educazione civica e PCTO di dodici classi quinte del Liceo Don Milani e nasce dalle esperienze pregresse di cittadinanza e costituzione.

Comprendere e conoscere la democrazia e la libertà

Quest’anno, il progetto ha avuto, spiega la coordinatrice di educazione civica Sonia Borella, tre finalità: «la prima era far conoscere e comprendere i valori della democrazia e della libertà e individuare quei valori come beni indispensabili della persona umana; la seconda finalità era aiutare i ragazzi ad acquisire una consapevolezza rispetto al fatto che esista una cultura partecipativa, dedita al dialogo, alla disponibilità e all’incontro; la terza finalità era sperimentare degli atteggiamenti di responsabilità e autonomia, sia nei confronti della comunità, sia nei confronti di chi ci sta vicino».

« È stato un lavoro corale – sottolinea il professore di educazione civica Tommaso Carella – : duecentosessanta studenti hanno lavorato a questo progetto, seguiti dai loro docenti e dai coordinatori di educazione civica, per raggiungere un unico obiettivo ovvero dare a questi studenti la consapevolezza di essere una comunità». Di fatto, il tema dietro al titolo della mostra «Eredi e testimoni», prosegue il professor Carella, «non è perché siamo noi gli eredi e i padri e le madri costituenti sono i testimoni, o viceversa, ma perché contemporaneamente loro erano eredi di valori, di principi ed avevano la consapevolezza di essere testimoni per il futuro e per le nuove generazioni».

Immagini e contenuti multimediali

«Questo lavoro è stato molto importante sui principi che noi diamo per scontato ma che invece sono fondamentali, perché, prima di noi, molte persone hanno lottato per averli e, al giorno d’oggi, dobbiamo ritenerci fortunati da questo punto di vista», afferma Aurora, studentessa di quinta linguistico del Don Milani.

Quindi, la mostra «Eredi e testimoni» nasce da una ricerca attiva e da un utilizzo responsabile degli strumenti e dei linguaggi digitali e multimediali, dai quali gli studenti hanno cercato di tradurre, con un loro punto di vista, i principi costituzionali e gli ideali dei Padri e delle Madri Costituenti, portando le loro riflessioni e discussioni all’interno dei pannelli grafici esposti in mostra.

Un altro elemento cardine di quest’esposizione è la multimedialità che è rappresentata dai Qrcode.

Su ogni pannello, ne sono presenti tre e, attraverso la scansione con la fotocamera del proprio smartphone, è possibile vedere alcuni dei lavori più significativi fatti dagli studenti stessi.

Questo è pannello dedicato al principio di uguaglianza. A sinistra sono presenti in verticale tre QRCode che è possibile scannerizzare con il proprio smartphone durante la visita alla mostra «Eredi e testimoni» .

La prima sezione di Qrcode è definita Riflessione sul principio che raccoglie le osservazioni da parte dei ragazzi sul principio costituzionale di riferimento alla luce dell’attualità. La seconda sezione è la Bacheca interdisciplinare, così chiamata perché racchiude i lavori di diverse discipline realizzati dagli studenti intorno al principio costituzionale. Invece, la terza sezione è Universalità del principio tra lingua e linguaggi e rappresenta una visione globale e pluriculturale a cura degli studenti dell’indirizzo linguistico. In particolare, precisa la professoressa di storia e filosofia Cristina Rossi «sono state coinvolte due classi quinte del linguistico, per mettere a frutto la conoscenza della lingua non solo come mera competenza tecnica, ma come una sensibilità di apertura all’altro, al dialogo e all’incontro».

Mettiamo le basi del nostro futuro

«In gruppo, abbiamo approfondito un tema in classe, attraverso una lingua straniera, inserendo una poesia, una canzone o un articolo di giornali per andare a vedere come venivano visti i principi negli altri paesi», dichiara Vanessa, una delle liceali del linguistico presente durante l’inaugurazione della mostra.

Infine, i ragazzi e le ragazze del linguistico avranno anche l’incarico di guida durante la permanenza dell’esposizione, portando a compimento, come dice un’altra studentessa Amalia, «un tassello importante per noi perché prefigura un’esperienza significativa verso il mondo del lavoro e dell’università».

La mostra «Eredi e testimoni» si potrà visitare fino al 1° maggio a Palazzo Muratori il sabato e la domenica dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 18, mentre nei giorni feriali dalle 9:30 alle 12:30.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *