Il seminario minore e le vocazioni. Una sfida difficile quanto urgente

Ci sono sfide che in alcuni momenti appaiono tanto difficili – al limite dell’impossibile – quanto urgenti – al limite dell’improrogabile: tale mi sembra essere anche la pastorale vocazionale legata al ministero sacerdotale.

Il Vescovo, a seguito di quanto emerso nel Consiglio Presbiterale, ha riaffermato la bontà e la necessità del seminario minore e ha confermato il seminario come l’attore principale della pastorale vocazionale specifica al sacerdozio.

È una sfida che non possiamo permetterci di perdere continuando a subire i cambiamenti senza aver fatto tutto il possibile per mantenere quanto riteniamo non solo importante, ma indispensabile per la nostra vita ecclesiale.

Il seminario minore rientra, a mio parere, i quest’ordine di indispensabilità. Ricordo che il termine stesso «seminario» deriva dall’esperienza del card. Pole, uno dei protagonisti del Concilio di Trento, che ancora prima dell’assise aveva istituito nella sua diocesi inglese delle scuole da cui, tamquam ex seminario, come da un semenzaio, attingere le vocazioni al sacerdozio.

L’importanza della formazione fin da ragazzi

Sarà quanto anche recepisce il famoso decreto di istituzione dei seminari che sapientemente indica di formare i ragazzi fin dalla tenera età alla fede alla pietà, prima che assumano nella loro vita altri valori lontani dal vangelo.

La storia quindi ci suggerisce l’importanza della formazione fin da ragazzi e la costituzione di “bacini” da cui possano fiorire anche le vocazioni al sacerdozio.

Da queste considerazioni si riafferma non solo la necessità e la bellezza del seminario minore ma anche che il “metodo seminario” si diffonda e divenga ispiratore di nuove esperienze formative per la pastorale giovanile e la pastorale vocazionale generale.

La formazione completa, a tutto campo, offerta dal seminario minore diventa un terreno buono che fa crescere i ragazzi dal punto di vista relazionale vivendo insieme e abituandosi a lavorare con gli altri, sviluppa un livello di autonomia e di indipedenza conoscendo e valorizzando le proprie qualità e talenti, fa maturare a una vita di fede capace di interiorità e profondità, nell’orizzonte di una vita buona spesa per gli altri.

Metà dei seminaristi teologi arriva dal seminario minore

Ancora oggi, metà dei seminaristi teologi proviene dall’esperienza del seminario minore. Se è vero che i tempi sono cambiati e per i tanti motivi sociologici, culturali, … e che non possiamo più pensare ai numeri di trent’anni fa, ugualmente ciò non significa rinunciare a una comunità più contenuta ma stabile, che continui ad essere bacino vocazionale e segno che parla a tutta la comunità diocesana.

Oltre alle iniziative numerose e curate che il seminario mette in campo ogni anno, resta insostituibile l’apporto di ciascuno anzitutto per pregare con fedeltà e convinzione per le vocazioni, per proporre con fiducia ai ragazzi l’esperienza del seminario e per creare all’interno delle comunità parrocchiali un senso di affetto e di attenzione per il seminario.

Incontri vocazionali per tutte le fasce d’età

A livello di proposte concrete, continuano per tutte le fasce d’età (medie, superiori e giovani) gli incontri vocazionali. Sarebbe bello che soprattutto per le classi di quinta elementare e terza media si potesse organizzare un momento di visita alle rispettive comunità del seminario minore durante la settimana, incontrando i seminaristi.

Per i giovani, oltre alle già ottime e consolidate proposte del gruppo Samuele, ci sono i ritiri mensili e l’iniziativa «Giovani in preghiera» presso la Chiesa di S. Maria in Monte Santo del seminario. Esercizi spirituali sono proposti per gli adolescenti, per i diciotto-ventenni e per i giovani. La Giornata del seminario sarà l’occasione, insieme ai seminaristi di quarta teologia, non solo della predicazione alle messe, ma anche di poter incontrare a livello di fraternità i gruppi chierichetti, gli adolescenti e i giovani.

Infine spunti e materiale potranno trovarsi sia sul sito del seminario sia sui suoi canali social, come facebook, instagram e tik-tok.

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