The Economy of Francesco: cambiare il mondo seguendo nuove rotte

Cambiare il futuro seguendo rotte non convenzionali, unendo le forze e le idee di giovani economisti e imprenditori. Sono oltre mille i giovani di tutto il mondo che nei prossimi giorni (22-23-24 settembre) si riuniranno ad Assisi per partecipare ai 12 villaggi-laboratori di “The economy of Francesco”.

Questo progetto è nato dal desiderio di Papa Francesco di creare uno spazio di confronto in cui i giovani (under 35) possano ragionare sul futuro innescando un reale cambiamento, pensando a un mondo più giusto in cui economia ed etica, pace e affari possano andare di pari passo.

Un nuovo paradigma economico parte dalla formazione

Ci sarà anche un bergamasco, Roberto Cesa, economista, coordinatore della Rete lavoro di Acli Bergamo: “Finalmente – spiega – sarà possibile incontrarsi dal vivo, dopo il raduno solo online di due anni fa, nel 2020, che è stato un trampolino per il lavoro di oggi. Anche a Bergamo abbiamo raccolto la spinta delle riflessioni e dei laboratori proposti dal movimento con l’intento di promuovere un nuovo paradigma economico”.

Nel primo anno abbiamo tenuto alcuni incontri formativi per giovani in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la pastorale del lavoro, coinvolgendo come relatori rappresentanti di diverse realtà del territorio. Quest’anno, poi, abbiamo realizzato in modo più sistematico interventi di formazione su temi legati a economia e sostenibilità rivolti agli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado. Siamo stati in una trentina di classi di sei-sette istituti, dai licei agli istituti tecnici e professionali. Abbiamo affrontato temi legati all’economia civile e sociale. Abbiamo raccontato che cos’è “The Economy of Francesco” cercando di sollecitare il loro interesse e abbiamo proposto alcuni laboratori su temi specifici. Solo pochi studiano economia a scuola, ma tutti sono interessati e si mantengono informati. Li abbiamo invitati a scrivere i 12 principi fondamentali di una nuova costituzione economica. I loro elaborati sono un materiale prezioso di approfondimento”.

Insieme da tutto il mondo per deporre i semi di un futuro diverso

È stimolante poter finalmente incontrare dal vivo persone che hanno dato vita al movimento dell’economia etica, Premi Nobel compresi, e poter ascoltare sabato il Papa: “Incontri come questi aiutano a capire che non siamo soli e che sono già stati deposti i semi di un paradigma economico alternativo che valorizzi l’essere umano a 360° e che metta da parte i modelli novecenteschi di crescita infinita. Un’economia più giusta, più equa che contrasti le diseguaglianze. Oggi è più diffusa la convinzione che esse abbiano raggiunto un livello insostenibile. Siamo ancora in un momento di profezia e di semina, di cui però si vedono i primi germogli”.

A Bergamo The Economy of Francesco ha attecchito, dando vita a un gruppo di giovani impegnati e molto attivi: “A mantenere la regia sono Acli Bergamo e Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro. Ci sono diversi giovani, in particolare della facoltà di Economia dell’Università di Bergamo e dei sindacati. Siamo lieti che sia un messaggio trasversale che interessa e spinge a impegnarsi”.

Roberto come “inviato” del gruppo dovrà poi riportare riflessioni, materiali, articoli, per avviare ragionamenti sull’agenda economica del futuro, a partire dai temi più caldi: l’energia, il mondo del lavoro, l’ecologia integrale, le diseguaglianze. “È stimolante l’idea – conclude – di poter riportare alcuni principi e suggerimenti nell’impegno quotidiano nella rete lavoro di Acli Bergamo.

Foto di Roberto Cesa.