Papa Francesco all’udienza per il centenario di nascita di don Giussani: “È stato padre e maestro”

“La crisi fa crescere. Non va ridotta al conflitto, che annulla. La crisi fa crescere”. Lo ha detto il Papa incontrando oggi in Piazza San Pietro i membri del Movimento di Comunione e Liberazione, in occasione del centenario della nascita del fondatore, il Servo di Dio don Luigi Giussani.

“Don Giussani è stato padre e maestro, è stato servitore di tutte le inquietudini e le situazioni umane che andava incontrando nella sua passione educativa e missionaria”, ha esordito Francesco. Quindi, con riferimento a problemi e divisioni interni al Movimento ha esortato: “Unità non vuol dire uniformità. Non abbiate paura delle diverse sensibilità e del confronto” ma “l’unità sia più forte delle forze dispersive o del trascinarsi di vecchie contrapposizioni.

Un’unità con chi e con quanti guidano il movimento, unità con i pastori, unità nel seguire con attenzione le indicazioni del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, e unità con il Papa, che è il servitore della comunione nella verità e nella carità. Non sprecate il vostro tempo prezioso in chiacchiere, diffidenze e contrapposizioni” e ha rimarcato a braccio: “Per favore non sprecate tempo!”.

“Un grande dono, una festa e un nuovo punto di partenza”

“L’udienza con Papa Francesco per il Centenario di don Giussani è stata per il movimento di CL un grande dono e una grande festa. Siamo davvero grati al Santo Padre per le sue parole di enorme affetto e di sentito riconoscimento verso il bene che don Giussani ha fatto per il Papa stesso, per la Chiesa e per il mondo”. Così Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, ha commentato l’udienza di ieri in Piazza San Pietro.

“Il suo paterno richiamo all’unità della nostra compagnia e a contribuire ancora di più a mostrare ‘il carattere attraente e di novità del cristianesimo’ sono per noi un nuovo punto di partenza – prosegue prosperi -. Sentiamo davvero decisivo il suo invito ad avere’a cuore il dono prezioso del (…) carisma e la Fraternità che lo custodisce, perché esso può far ‘fiorire’ ancora molte vite”.

E soprattutto ad aiutarlo nel suo impegno per la pace. Il Santo Padre ci ha reso oggi ancora più consapevoli di essere accompagnati dall’abbraccio materno e amoroso della Chiesa e ci ha ridestato con forza il desiderio di vivere questo momento della nostra storia come l’occasione per ognuno di noi di crescere e affinché ‘il carisma che don Giussani vi ha consegnato raggiunga nuove persone e nuovi ambienti’”.

Sono intervenute, raccontando la loro testimonianza al Santo Padre: Rose Busingye (fondatrice e guida dell’opera di carità Meeting Point International di Kampala, Uganda) e Hassina Houari (ex studentessa del centro di aiuto allo studio Portofranco, Milano).