“Di me sarete testimoni”: il messaggio per la Giornata missionaria mondiale

La missione come compito per ogni cristiano, qui e ora

Con queste parole papa Francesco ha voluto sintetizzare il messaggio per la Giornata missionaria mondiale che tutta la Chiesa celebra nel mese di ottobre. I tanti gruppi missionari attivi nelle nostre parrocchie organizzano un semplice ricordo, una preghiera, un’iniziativa benefica, oppure l’incontro con i testimoni che hanno vissuto in prima persona un’esperienza missionaria. Sono tutte proposte realizzate non semplicemente per assolvere l’impegno di celebrare questa giornata, ma anche per riflettere sulla missione oggi.

Oggi, a 60 anni dal Concilio Vaticano II, che con i suoi documenti ci ricordava quanto «è evidente quindi che l’attività missionaria scaturisce direttamente dalla natura stessa della Chiesa essa ne diffonde la fede salvatrice, ne realizza l’unità cattolica diffondendola. […] è compito imprescindibile della Chiesa, e insieme suo sacrosanto diritto, diffondere il vangelo; di conseguenza l’attività missionaria conserva in pieno – oggi come sempre – la sua validità e necessità». (Ad Gentes, 6-7).

Oggi, a 60 anni dall’inizio della cooperazione missionaria della Chiesa di Bergamo, con l’invio dei primi due missionari bergamaschi in Bolivia. Per questo, lo scorso agosto il vescovo Francesco ha ripercorso le strade del paese sudamericano, per celebrare questo anniversario e ridare slancio alla missione.

La Chiesa sarà sempre in uscita verso nuovi orizzonti

Oggi, e ancora oggi, perché come ci ricorda papa Francesco proprio nel messaggio per questa giornata: «La Chiesa di Cristo era, è e sarà sempre “in uscita” verso i nuovi orizzonti geografici, sociali, esistenziali, verso i luoghi e le situazioni umane “di confine”, per rendere testimonianza di Cristo e del suo amore a tutti gli uomini e le donne di ogni popolo, cultura, stato sociale. In questo senso, la missione sarà sempre anche missio ad gentes, [..] perché la Chiesa dovrà sempre spingersi oltre, oltre i propri confini, per testimoniare a tutti l’amore di Cristo» (Messaggio di papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2022).

L’oggi della missione è l’oggi della fede e della testimonianza, che passa nelle storie di uomini e di donne che consacrano la loro vita al racconto del vangelo, come diceva san Francesco, «se fosse necessario, anche con le parole»; che si concretizza nelle scelte di giovani, come Daniele, Elena, Walter e Stefano che decidono di dedicare alcuni anni, forse i migliori della vita, a far sì che le speranze degli uomini e delle donne che incontrano si possano realizzare.

“Lasciarsi interrogare dalle vite che parlano”

Ci lasciamo interrogare da queste vite che parlano, perché anche le nostre vite, là dove ci troviamo, possano parlare di Dio. Solo così la celebrazione della Giornata missionaria mondiale avrà raggiunto il suo scopo: non solo il ricordo dei missionari, la raccolta fondi, e magari il lasciarsi commuovere dalle storie, che possano apparire di altri tempi, ma la presa di coscienza che ciascuno di noi è missionario, in virtù del suo battesimo.

Faccio mie le parole di papa Francesco: «Continuo a sognare la Chiesa tutta missionaria e una nuova stagione dell’azione missionaria delle comunità cristiane…  Sì, fossimo tutti noi nella Chiesa ciò che già siamo in virtù del battesimo: profeti, testimoni, missionari del Signore!».

Centro Missionario Diocesano

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