Il ricordo dei defunti. E se non posso andare sulla loro tomba? I consigli di suor Chiara

Buongiorno suor Chiara.
Quest’anno purtroppo ho perso entrambi i miei nonni, a cui ero legata da un profondo affetto, a causa del covid, a poca distanza l’uno dall’altro. Ora si avvicina la ricorrenza dei morti, ma purtroppo loro sono stati seppelliti in un’altra città, lontana da qui, e io a causa di problemi di lavoro non li potrò raggiungere. Mi sento molto dispiaciuta per questo, mi sembra quasi di tradire la loro memoria. Come posso fare per sentirli comunque vicini in quella giornata? Ha per caso un suggerimento?
La ringrazio, un caro saluto, Elena.

Il mese di novembre, cara Elena, è tempo per fare visita ai nostri morti che riposano al cimitero ed esprimere, attraverso piccoli gesti, quella comunione che rimane vera anche oltre la morte: un fiore, un lumino acceso, una preghiera sussurrata lentamente, un bacio.

Ma come è possibile tenere viva la loro memoria, se si è impossibilitati a causa della lontananza dalla città dove essi riposano? 

Innanzitutto devi tenere bene presente che la comunione con i tuoi defunti va oltre il luogo e il tempo, poiché è radicata nella morte e risurrezione del Signore. In Lui, tu sei costantemente in comunione con loro. Perciò puoi pregarli sempre, anche nell’intimità della tua casa, ponendo un piccolo fiore e un lume acceso dinnanzi alle loro fotografie, così da sentirli ancor più vicino; puoi recitare il Rosario, con l’aggiunta, dopo il Gloria, di un Eterno riposo, quale mezzo sempre efficace, con il quale puoi chiedere perdono e salvezza per le anime dei tuoi cari.

Ricordati che la tua preghiera soccorre e sostiene i tuoi cari nel loro cammino di purificazione, esprime la tua gratitudine per il bene da loro ricevuto e costituisce una garanzia perché, giunti in Paradiso, essi pregheranno per te.

Anche con mortificazioni, sacrifici, penitenze, beneficenza e atti di carità, offerti in riparazione dei loro peccati commessi mentre erano in vita, puoi suffragare le anime dei tuoi morti.

Una visita al cimitero della città dove risiedi

Se non ti è possibile recarti al cimitero dove essi riposano, visita almeno il cimitero della città dove risiedi: nella comunione dei santi non sarà vano. 

A questa pia pratica, infatti, la Chiesa concede, dal 1 all’8 novembre, un’indulgenza plenaria per un defunto, alle condizioni che tu sia veramente pentita dei peccati, li confessi nell’arco di quindici giorni e ti accosti alla Santa Comunione. 

Ma il modo migliore per aiutare i tuoi cari defunti rimane, tuttavia, la partecipazione alla Santa Messa e la Comunione offerta proprio per loro. 

La celebrazione Eucaristica, infatti, rinnovando il sacrificio di Gesù, è l’atto supremo di adorazione e di riparazione che puoi offrire a Dio per le anime dei tuoi defunti; qui, ogni giorno, ricordi coloro che adesso dormono nell’attesa del giorno ultimo della resurrezione finale e offri per loro il sacrificio di Cristo morto proprio per liberarci dal peccato.

Sono questi, cara Elena, i doni che puoi sempre offrire in suffragio dei tuoi nonni, nonostante la tua impossibilità a recarti al camposanto per fare una visita. 

Perciò non affliggerti! La Chiesa, quale madre provvidente, offre anche a te, e a tutti coloro che lo desiderano, diverse possibilità per accompagnare e sostenere i tuoi morti nel loro cammino di purificazione e tenere viva la loro memoria.

Che anche tu, ricordandoli, possa esclamare: “Sii benedetto, o Signore, perché li hai creati!”.