San Luigi Maria Palazzolo e gli altri 21 santi della Chiesa di Bergamo

Aula Picta

Con la canonizzazione, il 15 maggio scorso, del Beato don Luigi Maria Palazzolo, fondatore della Congregazione delle suore delle Poverelle (22 maggio 1869), salgono a 22 i Santi della Chiesa di Bergamo. Alcuni sono nativi della diocesi, altri vi hanno operato o vissuto e proprio per questo considerati Santi bergamaschi. Sono 22 figure eccezionali che, dotate di forte spiritualità e attenzione ai bisogni emergenti, hanno espresso i ricchi tratti del cattolicesimo bergamasco nelle diverse epoche.

Il primo Santo è il soldato Alessandro, patrono della città e della diocesi di Bergamo, a cui è dedicata la Cattedrale. È considerato il primo evangelizzatore della città, martirizzato nel IV secolo. Quindi Santa Grata, colei che ne raccolse il corpo per seppellirlo in un podere di sua proprietà, su cui in seguito venne costruita la basilica alessandrina, abbattuta nel 1561 in seguito alla costruzione delle Mura. Vengono poi San Vincenzo diacono martire, spagnolo, a cui era dedicata un’antica Cattedrale in Città Alta, e i Santi Fermo e Rustico martiri (IV sec.), forse nativi del Nordafrica, anche se un’altra tradizione, non si sa se fondata, li indica come bergamaschi.

Vengono poi tre Santi vescovi della diocesi: Narno, primo vescovo della diocesi, il successore Viatore, entrambi del V secolo, e Giovanni (VII secolo), il cui martirio è raffigurato nella splendida tela del Tiepolo nell’abside della Cattedrale. Quindi i Santi monaci Alberto da Prezzate, fondatore e abate dell’abbazia benedettina di Pontida, e Vito, suo stretto collaboratore, vissuti entrambi nell’XI secoloLa canonizzazione di questi santi è stata frutto della devozione popolare e senza il processo canonico poi prescritto dal Concilio di Trento (1545-63) e dalle norme pontificie emanate nei secoli, soprattutto da papa Benedetto XIV (1740-58).

Dopo la Riforma tridentina, l’elenco dei Santi bergamaschi inizia con San Girolamo Emiliani, (XVI sec.), veneziano, fondatore dei Somaschi e patrono degli orfani. Quindi il Santo vescovo di Bergamo cardinale Gregorio Barbarigo (XVII sec.), veneziano, considerato uno dei migliori vescovi dell’epoca. Gli altri Santi sono vissuti fra Otto-Novecento. Maddalena di Canossa, veronese, fondatrice delle suore Canossiane. Le Sante Vincenza Gerosa e Bartolomea Capitanio, fondatrici delle suore di Carità a Lovere. Santa Teresa Eustochio Verzeri, fondatrice delle Figlie del Sacro Cuore. Santa Paola Elisabetta Cerioli, fondatrice della Congregazione femminile della Sacra Famiglia a Comonte di Seriate e di quella maschile a Martinengo. Santa Gianna Beretta Molla, morta nel 1962, milanese, che sacrificò la vita per salvare la creatura che portava in grembo e che in gioventù visse in Borgo Canale. Santa Geltrude Comensoli, fondatrice delle suore Sacramentine. San Papa Giovanni XXIII (1958-63), che aprì il Concilio Vaticano II. Don Francesco Spinelli, fondatore delle suore Adoratrici di Rivolta d’Adda. Infine don Luigi Maria Palazzolo.

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