#Ethics Gym: esercizi per allenare i muscoli del rispetto e della relazione

E se anche l’etica fosse come un muscolo che ha bisogno di essere allenato? Parte da qui #Ethics Gym (Francoangeli) di Mariagrazia Villa, docente di etica dei media e giornalismo, Communication & ethics coach, capace in tutte queste attività di esaltare il lato costruttivo della comunicazione.

L’autrice vede l’etica come un processo di impollinazione, “perché tutti possiamo vivere al sicuro ed esprimerci con pienezza”. 

Quali sono i muscoli da allenare? Il riconoscimento, il rispetto, la relazione, la reciprocità, la responsabilità.

Ci vogliono esercizi mirati e per ottenere il risultato migliore bisogna rivolgersi agli allenatori giusti: quindi in ogni capitolo Mariagrazia Villa accoglie gli interventi di due ospiti-esperti.

Massimo Cerofolini, per esempio, giornalista e sceneggiatore, conduttore su Radio Rai del programma Eta Beta, spiega come ci voglia cuore anche per raccontare i nuovi fermenti dell’innovazione.

Andrea De Mauro racconta come i big data possano essere trasformati in storie. Mariano Diotto, maestro del marketing, spiega perché i consumatori “sono il fine, non il mezzo”, e Giovanni Tridente, docente di position papers alla Pontificia università della Santa Croce chiarisce come “il giornalismo deve servire la comunità”.

Ci sono poi interventi di Andrea Altinier sulla comunicazione etica in politica e di Annalisa D’Errico sul modo in cui la PA può rendere felici i cittadini. Uno sguardo speciale su scuola ed educazione viene offerto da Carlo Meneghetti, per svelare come il gioco cura, crea e cambia la didattica, ma anche all’ambito aziendale, in cui Giancarlo Negri mette l’accento sulla formazione all’etica come elemento che definisce l’identità.

Francesco Ciampa parla del racconto costruttivo della società, Marco Merola mette invece a punto le tre “E” della comunicazione ambientale. La struttura stessa del volume mette quindi in primo piano l’importanza di lavorare in rete.

La comunicazione fa parte della vita quotidiana ad ogni livello, non riguarda quindi soltanto gli esperti del settore. Mariagrazia Villa mostra come la scelta delle parole possa favorire o frenare il dialogo.

Offre tanti spunti di riflessione anche sul legame tra l’informazione e il benessere personale: “Le parole contano – come scrive la giornalista Barbara Reverberi nella prefazione – Fanno parte del nostro agire comunicativo, come le espressioni del nostro corpo, del volto, della voce. Allora occorre, oggi più che mai, in uno spazio che confonde tra pubblico e privato, tra reale e virtuale, avere cura di ciò che trasmettiamo”. 

Un aspetto molto importante anche per chi ricopre incarichi nelle comunità cristiane, per chi svolge attività pastorali: “Nella relazione con l’altro – prosegue Barbara Reverberi – entriamo nella comunità, basata sugli stessi princìpi, dentro e fuori la rete. Qui, coltivando intelligenza emotiva e fiducia, possiamo ritrovare la parte migliore di noi stessi e creare valore per la società”.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *