Sinodo, a Longuelo i giovani sono protagonisti del dialogo, tra presente e futuro

I giovani come protagonisti e artefici di un dialogo sinodale che porti frutto. Succede nel quartiere cittadino di Longuelo, dove la parrocchia locale ha promosso ed avviato un paio di gruppi di confronto per mettere questi temi al centro dell’agenda della comunità cristiana.

 «Sono nate tante riflessioni profonde, serie ed oneste – ha spiegato Rolando Magrini, coordinatore dell’oratorio di Longuelo -. Il nostro intento è quello di condensare tutti gli spunti che usciranno in un unico documento che manderemo, come relazione, al vescovo».

I gruppi sono formati da persone che a vario titolo frequentano e animano la parrocchia e il quartiere. E di questi è costituito da 22 giovani tra i 18 e 24 anni.

Un cartellone per definire l’immagine della Chiesa

«A fine novembre abbiamo avuto un primo incontro durante il quale i ragazzi sono stati chiamati a scattare una fotografia della loro percezione della Chiesa – ha raccontato Magrini -. Lo hanno fatto utilizzando immagini prese dai giornali. Ne è nato un cartellone che ci ha restituito due diversi spunti di riflessione. Da una parte i giovani hanno manifestato un grande attaccamento verso la Chiesa locale e parrocchiale, vista nei suoi aspetti educativi e di prossimità. Dall’altra sono invece arrivate delle critiche per la dimensione clericale, ovvero la Chiesa più su grande scala».

Il prossimo incontro è in programma a gennaio. «Faremo un apericena durante il quale i ragazzi racconteranno la loro visione della Chiesa del futuro – ha spiegato Magrini -. I giovani stanno partecipando in maniera attiva. E stiamo valutando di organizzare un terzo momento di confronto».

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