Premio Papa Giovanni XXIII a Suor Maria Rota, Consuelo Ceribelli e Adriana Valle

Foto di Michele Ferrari

Una religiosa, una laica consacrata e una laica rappresentano il volto femminile della missione che ha ricevuto quest’anno il Premio Papa Giovanni XXIII.

Suor Maria Rota, Consuelo Ceribelli e Adriana Valle sono i nomi che sono stati proclamati dal palco dell’auditorium del Seminario durante lo spettacolo del Gen Rosso promosso dal Centro missionario diocesano, Ascom Bergamo e Websolidale. Suor Maria è missionaria comboniana, originaria di Villa d’Almè.

Ha vissuto in Kenya per circa 15 anni e, rientrata in Italia, si è dedicata alla formazione delle novizie, all’animazione missionaria ed è stata superiora di comunità e superiora provinciale. Attualmente è superiora provinciale d’Italia.

Il vescovo Francesco ha consegnato nelle sue mani il premio che diventa significativo per tutta la famiglia delle suore comboniane che celebra quest’anno il 150esimo anniversario di fondazione.

Nella nostra diocesi è presente una comunità con una sessantina di suore anziane e all’interno della congregazione attualmente sono 41 le suore bergamasche. Il loro servizio si è sviluppato soprattutto in ambito educativo e sanitario.

È stato un amico a ricevere il premio assegnato a Consuelo Ceribelli, 47 anni, di Martinengo che dal 2007 vive in Ruanda. Era partita per l’Africa per fare un’esperienza missionaria di un anno, che è diventata la scelta definitiva di restare a vivere lì. Ha preso una casa a Nkanka e si è sposata.

Oggi offre possibilità di futuro a persone con disabilità che la società africana lascia ai margini. Insieme al marito conduce un centro diurno per offrire cure, vicinanza e la possibilità di intraprendere percorsi di autonomia.

Il messaggio che insieme trasmettono ai giovani che frequentano il Centro è che la dignità e la serenità sono per tutti, anche in un Paese tormentato da divisioni etniche e marginalità sociali. Per Adriana Valle ha ritirato il premio un fratello. È laica consacrata del Movimento dei Focolari ed è originaria di Zambla Alta.

Dal 1979 è in Brasile, nella periferia di San Paolo. Con il supporto dei focolarini ha fatto nascere alcuni panifici dove viene dato lavoro ai più poveri e alle persone che si trovano ai margini della società e rischiano di cadere nella delinquenza. Il pane diventa, attraverso l’iniziativa di Adriana e delle sue consorelle, un segno di dignità e un mezzo per creare incontro e socialità.

Il vescovo Francesco, al termine del concerto del Gen Rosso, ha rivolto gli auguri natalizi alle centinaia di missionari bergamaschi che operano in tutto il mondo. “Il ritmo della musica muove mani e piedi – ha detto – e noi vogliamo esprimere il nostro affetto ai missionari bergamaschi che danzano ogni giorno al ritmo del Vangelo. Le storie dei missionari a cui doniamo il premio sono tutte nel segno del ritmo della missione che il Gen Rosso ci trasmette attraverso la musica”.

Lo spettacolo musicale ha ripercorso i quasi sessant’anni di storia del gruppo attraverso la voce e la musica di nove artisti. Don Massimo Rizzi, direttore del Cmd, ha ricordato i tre progetti che la Campagna di Natale sostiene quest’anno: il servizio delle suore di Madre Teresa a Gaza, la realizzazione di una mensa per una piccola comunità in Peru e il completamento delle attrezzature per la mensa dei Cappuccini in Borgo Palazzo.

Il concerto è disponibile sul canale YouTube del Gen Rosso. Il concerto sarà trasmesso da Bergamo Tv la sera della vigilia di Natale alle 21.30 e dal 25 sarà visibile sul sito di BergamoTv. 

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