Settimana della Cultura, Bottanuco porta alla scoperta di tesori nascosti, storia e tradizioni. Protagonisti i giovani

La “Settimana della cultura. Nella Città di Tutti” si svolgerà dal 15 al 23 aprile e sarà un evento straordinario, una vera e propria festa diffusa che coinvolgerà l’intera diocesi di Bergamo. Sono oltre 200 gli eventi che in contemporanea, nel corso della settimana, animeranno il territorio della diocesi di Bergamo. La presentazione pubblica della Settimana della Cultura, inserita a pieno titolo nel cartellone ufficiale degli appuntamenti di Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023, si svolgerà sabato 4 marzo, alle ore 10.00, presso la Casa del Giovane.

Un percorso tra capolavori artistici e tradizioni locali che mette al centro il complesso della chiesa parrocchiale: anche la parrocchia di Bottanuco si prepara alla Settimana della Cultura, in cui proporrà due percorsi guidati che vedranno protagonisti giovani e adolescenti del paese.
Sabato 15 aprile alle 20.30 e domenica 16 aprile alle 15.00 la chiesa parrocchiale aprirà le proprie porte per una visita che si rivela ricca di sorprese anche per chi la conosce già da tempo.


“Un primo allestimento interesserà la chiesa di San Luigi, adiacente alla parrocchiale – spiega il parroco di Bottanuco don Corrado Capitanio -. Questo spazio, che sarà aperto e visitabile liberamente, avrà la funzione dell’indice di un libro: vi saranno spazi allestiti con un video, in cui vengono descritte la struttura e la storia della chiesa parrocchiale, e una serie di immagini e fotografie legate sia alla chiesa di Bottanuco sia alla cultura contadina”.
Il legame con la storia delle attività agricole è profondo anche perché la parrocchia di Bottanuco aveva un beneficio molto esteso. “C’erano tanti campi di proprietà del beneficio: anche accanto alla chiesa parrocchiale c’era una cascina dove lavoravano i mezzadri. Un angolo della mostra conterrà immagini del passato per recuperare questa memoria. Sempre nella chiesetta di San Luigi allestiremo uno dei parati liturgici di proprietà della parrocchia, probabilmente quello della Madonna del rosario, insieme all’antico baldacchino del Corpus domini”.


Dopo questa parte iniziale, i visitatori saranno accompagnati in un percorso in chiesa.
Scopriranno diversi aspetti legati alla storia dell’edificio, che è stato interessato da due interventi di ampliamento. “La chiesa che vediamo oggi non era stata concepita così – spiega don Corrado -. L’edificio è del ‘600, ha avuto un primo prolungamento nel ‘700 e un ulteriore intervento intorno al 1870. La facciata è settecentesca, era stata smontata e rimontata esattamente com’era prima. Il percorso che proporremo consentirà di vedere alcuni elementi solitamente nascosti, come la cappella e il vecchio battistero nascosti dietro i confessionali a metà chiesa: anche molte persone del paese non sanno della loro esistenza”.
Dopo questa tappa a metà chiesa, il percorso condurrà i visitatori verso la zona dell’altare maggiore. “Qui ci sarà un approfondimento legato ad un artista, il Cappella, che ha dipinto le tele dell’altare maggiore. Sull’altare maggiore, dove verrà tolta la mensa conciliare, allestiremo un apparato con la scenografia di una Messa cantata del concilio di Trento. Contemporaneamente sulle mensole laterali dell’altare saranno esposti i ‘paradisini’, piccoli altarini che venivano presi e portati in giro, soprattutto per portare il viatico ai moribondi”.
Il percorso proseguirà poi alle spalle dell’altare. “Visiteremo le sacrestie, sino alla sagrestia principale, dove sarà allestito lo stendardo appena restaurato, quello più grande della parrocchia”.
Si tornerà poi in chiesa. “Il percorso proseguirà sull’altro lato, quello destro, dedicando attenzione al nostro organo, che è un Serassi, e ad una cappellina nascosta dietro il confessionale, che di solito è chiusa. Qui sarà possibile vedere l’oggetto liturgico più antico della chiesa, una pisside, che sarà collocato vicino ad oggetti moderni, per sottolineare come la chiesa non sia un museo, ma ha una storia, fatta anche dal presente”.
L’ultima tappa, prima di uscire, sarà nei pressi dell’ultimo altare laterale, dove è presente la tela dell’Immacolata del Salmeggia. “Per finire, nel cortile interno tra la chiesa e la casa parrocchiale, verranno allestiti alcuni attrezzi che raccontano la vita agricola tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900”.

Sabato dalle 20.30 alle 22.30 e domenica dalle 15.00 alle 17.00 sarà possibile fruire di visite che partiranno in diversi momenti. A muovere tutta la macchina organizzativa ci sarà un gruppo di giovani e adolescenti di Bottanuco. “Si stanno preparando: cureranno sia l’allestimento fisico sia l’accompagnamento delle persone e la descrizione degli ambienti”.