Memoria, speranza e fiducia: il ricordo di don Fausto Resmini rivive in preghiera, musica e nuovi progetti

A tre anni dalla sua morte, il Patronato San Vincenzo ricorderà don Fausto Resmini con tre diversi appuntamenti.

La sua testimonianza nelle diverse case e nei diversi servizi del Patronato è viva più che mai: i suoi collaboratori stanno portando avanti tutto ciò che don Fausto ha avviato nel corso della sua lunga esperienza a fianco degli ultimi, e stanno anzi cercando di intraprendere anche strade nuove suscitate dal suo insegnamento.

Giovedì 23 marzo, giorno della sua morte (avvenuta tre anni fa, a causa del Covid, dopo giorni di ospedale), nella comunità don Milani di Sorisole verrà celebrata una Messa in suo suffragio. L’appuntamento è alle 20.30 nella sala polifunzionale della comunità. Sarà presente il vicario generale della Diocesi di Bergamo, mons. Davide Pelucchi, insieme ai sacerdoti del Patronato San Vincenzo.

Sabato 25 marzo alle 21, invece, l’auditorium della Casa del giovane (altra struttura di cui don Fausto è stato direttore) ospiterà un evento di carattere culturale, intitolato “Speranza Fiducia”.

“L’evento nasce da una collaborazione con la Casa dello spirito e delle arti, che ha realizzato il progetto ‘Metamorfosi’ nel carcere di Opera – spiega don Dario Acquaroli, che ha raccolto da don Fausto il testimone della direzione della comunità di Sorisole -. Sono stati coinvolti i carcerati per realizzare degli strumenti musicali recuperando il legno dei barconi utilizzati dalle persone migranti per arrivare in Italia. Durante la serata questi strumenti verranno suonati da alcuni ragazzi del Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo. La musica si alternerà ad interventi di testimonianza di chi ha lavorato in questo laboratorio, ma anche al racconto di storie di migranti e di carcerati. Alla fine verrà letta una lettera indirizzata a don Fausto”.

A fare da filo conduttore di tutto l’evento saranno proprio i valori della speranza e della fiducia, secondo l’insegnamento dato da don Fausto.

L’ultimo evento è invece in programma per domenica 2 aprile alle 16. “Verrà inaugurata una nuova parte del laboratorio agricolo, nato alla Cascina dell’Agro – spiega ancora don Dario -. Costituirà un laboratorio per il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti”.

Proprio questo era uno dei progetti che don Fausto sognava nei suoi ultimi anni. Che adesso è pronto ad essere realizzato.

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