Romano di Lombardia, in scena “Pazzaluna” di «Compagnia Delle Penne» fra arte e salute mentale

Il teatro non è solamente fatto di scenografie, copioni e applausi, è fatto anche di emozioni, espressività e momenti di condivisione. Infatti,  come recita la frase dell’associazione culturale «Compagnia Delle Penne» di Romano di Lombardia, «il teatro è cultura in azione che rinnova chi lo pratica».

In questo anno in cui Bergamo e Brescia sono Capitale Italiana della Cultura, «siamo ben contenti di dare visibilità e farci conoscere e ringraziamo il parroco don Paolo Rossi e don Giorgio Carobbio, curato di uno degli oratori di Romano di Lombardia, di averci proposto di partecipare alle iniziative della “Settimana della Cultura – Nella Città di Tutti” promossa dalla Diocesi di Bergamo», afferma entusiasta la Presidente Sabbadini. Attiva dal 2014, quest’associazione culturale è nata grazie alle esperienze di laboratori teatrali che da anni ASST di Bergamo Ovest sostiene tra le attività riabilitative e socializzanti proposte dall’UOP 17 del Dipartimento di Salute Mentale, con l’obiettivo di promuovere la cultura dell’incontro e della relazione mediante il teatro per sensibilizzare il tema della salute mentale e favorendo l’inclusione di persone fragili e la collaborazione con le realtà del territorio.

«Compagnia Delle Penne per noi è una grande famiglia e uno spazio dove si può fare teatro stando insieme», amano così definire Maria Clelia Sabbadini, Presidente e Beppe Biondi, Vicepresidente e operatore del DSM.

Nello specifico, spiega la regista di teatro sociale Silvia Barbieri, «la nostra compagnia è un gruppo eterogeneo di appassionati di teatro che hanno un’età compresa tra i venticinque e i settantacinque anni; è una comunità transgenerazionale che si mette in gioco indipendentemente dalle fatiche di ciascuno».

Per quest’occasione,  prosegue la Presidente Sabbadini, «abbiamo pensato di mettere in scena il nostro spettacolo Pazzaluna che si terrà il 22 aprile alle 21 presso l’Oratorio San Filippo Neri di Romano di Lombardia». «Come quest’ultimo, tutti i nostri spettacoli – sottolinea la regista Barbieri – sono creati appositamente nell’idea di inclusione e partecipazione, indipendentemente da dove vengono gli attori e dalle sofferenze di ciascuno; al centro c’è il tema della follia che rientra nei testi classici, come quelli di Shakespeare ad esempio, e questi vengono riscritti per creare degli spettacoli onirici, poetici e divertenti».

Un momento della rappresentazione di Don Chisciotte

Pazzaluna è l’ultimo nel cartellone delle loro produzioni ed è liberamente ispirato a Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. In particolare, Pazzaluna si focalizza sul racconto di Astolfo che va sulla Luna a recuperare il senno di Orlando. «Questa parte – spiega la regista Barbieri – vuole essere un pretesto per parlare di realtà, di sogni e di follia d’amore». Infatti l’aspetto della follia o del senno sarà trattato con arte e poesia e permetterà di sviluppare un viaggio di fantasia, di biografie e di emozioni degli attori stessi, attingendo sia ai versi dell’opera originale sia ai testi personali, creando un lavoro corale e divertente.

Un momento di scena di Pazzaluna

A valorizzare questa rappresentazione, svela la Presidente Sabbadini, «ci saranno, tra gli oggetti di scena, le ampolle, le lanterne e la luna, mentre gli attori saranno vestiti di bianco e avranno un foulard rosso».

L’ingresso allo spettacolo sarà libero e gratuito.

Per ulteriori informazioni sulla «Compagnia Delle Penne» è possibile consultare le pagine Facebook «Compagnia Delle Penne» e «Socialmente».

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