Daniela Zanetta: la forza di affrontare la passione nella vita quotidiana

Daniela Zanetta, nata nel 1962 in provincia di Novara, è affetta dalla nascita da una rarissima malattia, epidermolisi bollosa distrofica: una malformazione ereditaria dell’epidermide che provoca in tutto il corpo bolle e lacerazioni alla pelle. Deve sottoporsi ogni giorno a tre ore di delicate e dolorose medicazioni. Ma sopporta questa “passione quotidiana” con coraggio, offrendo una luminosa testimonianza di fede.

Ne parliamo attingendo alle “giovani vite” raccolte da Suor Laura Fontana e presentate sui suoi canali social, raccogliendo riflessioni e commenti. Suor Laura fa parte della congregazione delle Sacramentine, vive a Bergamo. È anche un’insegnante e nel tempo ha realizzato con impegno la sua vocazione educativa: non solo dal vivo accanto ai ragazzi delle scuole ma anche nel mondo dei social network. Ha vivaci profili social attraverso i quali offre quotidianamente agli “amici virtuali” spunti interessanti di riflessione, e raccoglie le reazioni e i commenti di chi legge come arricchimento per tuttiOgnuno dei suoi approfondimenti porta scoperte interessanti che possono attecchire come semi nei cuori di chi legge.


Daniela affronta la gravità della malattia con l’aiuto e l’amore dei genitori, Lucia e Carlo, e dei fratelli minori, Fabrizio ed Emanuele. Studia con impegno fino a ottenere con ottimi voti il diploma magistrale.
Fin dai primi anni manifesta una spiccata attenzione verso gli altri bambini malati che incontra negli ospedeli dove passa lunghi periodi di cura. Ogni qual volta riceve dei doni dice: “mamma porta qualcosa anche per gli altri”, sembrando non considerare la sua malattia ma preoccuparsi esclusivamente di quella altrui.
Nel 1973 incontra la spiritualità del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich.
Questo incontro la rinforza nell’affrontare la sua malattia, in particolare vivendo le parole del Vangelo “Dove due o più sono uniti nel mio nome, li sono io presente in mezzo a voi” (MT 18,20).
In parrocchia è fra i leader del gruppo giovanile, di cui è segretaria. Come catechista si prende a cuore la preparazione alla prima comunione dei suoi piccoli alunni, che nutrono per lei una speciale predilezione.
Il 26 ottobre del 1983 inizia il suo diario, oggi diventato per molti fruttuoso testo di meditazione: su un piccolo quaderno a quadretti scrive quotidianamente una lettera a Gesù. Gli racconta gioie e dolori, successi e sconfitte nella sua strada verso la santità.
Ad Arona nel novembre del 1984, incontra il Papa, Giovanni Paolo II: da lui riceve la comunione un caloroso abbraccio. Scrive di quell’incontro:
“E’ come se Dio mi confermasse e mi spronasse a dare la mia offerta per la Chiesa, come se mi chiamasse a far parte integrante della sua Sposa”.
A sostenere Daniela è la fede nell’amore di Dio a cui affida tutto nella preghiera.
“Mi dà la possibilità di riuscire ad offrire il dolore, la croce, quella che può essere la difficoltà di ogni giorno… questa fede in Dio mi permette di sfruttare il dolore come una grazia, come un dono Suo che mi consente di amarLo in modo particolare.”
“Io vorrei urlare a tutti che la vita di ogni creatura è sacra e bella… Ho una malattia della pelle , che mi procura piaghe in tutto il corpo, ho perso i capelli, le unghie di mani e piedi, le mie dita sono chiuse a pugno, ho dovuto farmi estrarre tutti i denti e da sei mesi mi sottopongo, quattro volte al giorno a dialisi peritoneale. .…Non è semplice trascorrere ventidue anni sulla croce, ma credo in Dio, lo amo intensamente e lo ringrazio per avermi donato la vita, perché ogni giorno che mi regala é un’occasione in più che ho per amarLo e servirLo.”
(dalla lettera di Daniela Zanetta pubblicata su “Famiglia Cristiana” nel novembre del 1984). Negli ultimi anni è costretta a restare definitivamente in casa, dedicandosi a Dio e alla preghiera. Vola in cielo alle 20.10 del 14 aprile 1986.
Oggi Daniela resta viva in molte persone e continua a farsi conoscere attraverso le parole del suo diario. Attraverso la sua testimonianza sostiene quanti si avvicinano al dolore ed alla malattia. Un esempio di fede all’amore di Dio, un inno alla vita.
Il 17 ottobre 2004 il Vescovo di Novara Mons. Renato Corti dà inizio al processo diocesano di beatificazione della serva di Dio Daniela Zanetta. Papa Francesco ha riconosciuto le sue virtù eroiche il 23 febbraio 2017, dichiarandola Venerabile.

  1. La conobbi personalmente nel 1978
    Mi disse che Dio le avrebbe tolto quella pesante Croce se solo lo avesse voluto; queste, le sue parole:”Dio mi ha detto che mi toglie la Croce se io lo desidero, ma io ho detto di no. Sono io che voglio rimanere sulla Croce”.
    Ricordo, che dopo aver pronunciato queste parole, reclinò il capo verso destra, con un’espressione del volto che esprimeva tutto il peso di una decisione che doveva esserle costata molto… Dopo tanti anni, leggendo il suo diario, compresi il significato del “Non mi mischierò tra la folla”.

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