Giardiniera in agrodolce fatta in casa, una conserva che arricchisce l’antipasto

La giardiniera è una delle conserve più conosciute; si prepara facilmente con un mix di verdure che possono variare a seconda delle stagioni. 

Le mie provviste conserviere in cantina stanno per finire, e davanti a tutti quei vasetti vuoti mi è venuta voglia di riempirli con una giardiniera in agrodolce, facile da preparare.

Ho acquistato circa tre chili di verdure: cavolfiori, carote, sedano, peperoni, cipolline borrettane e in un paio d’ore ho ultimato la conserva.

La preparazione è semplice: si puliscono, si lavano e si tagliano a tocchetti abbastanza piccoli le verdure e quindi si procede alla cottura, avendo cura di differenziare i tempi a seconda della consistenza dell’ortaggio.

Si prepara il liquido di cottura: per tre chili di verdure servono un litro di aceto bianco, un litro di vino bianco, 200 ml di olio d’oliva, un etto di zucchero e un etto di sale.

Si porta a bollore il tutto in una pentola capiente, quindi si aggiungono le verdure, iniziando dal cavolfiore, che è il più duro. Poi, a intervalli di un paio di minuti ciascuno, ho aggiunto le carote, il sedano, le cipolle e infine i peperoni. In totale, la cottura dura una decina di minuti.

Si procede quindi a invasare in vasetti di vetro precedentemente sterilizzati le verdure con il loro liquido ancora ben caldo, si aggiunge una foglia d’alloro e alcuni grani di pepe nero. I vasetti, ben tappati, vengono capovolti per agevolare la fuoruscita dell’aria. 

Si conservano in dispensa per alcuni mesi e si consumano dopo tre settimane. Una volta aperto, il vasetto va conservato in frigo.

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