Quanto può essere potente e contagioso un atto di gentilezza? I libri che abbiamo scelto questa settimana per la rubrica Mani in pagina mostrano che il bene è contagioso e che a volte basta un piccolo gesto per produrre effetti prodigiosi. E che il senso di comunità si può depositare, come un seme, nel cuore dei piccoli, per far germogliare un mondo migliore.
La gentilezza è contagiosa: Marta Bartolj, autrice e illustratrice slovena lo racconta in modo suggestivo e non banale, in “Via della gentilezza” (Terre di Mezzo). Una ragazza cerca il suo cane, appendendo volantini per le strade del quartiere. Dona una mela a un musicista di strada, e questo gesto premuroso colpisce il cuore di un bambino, che a sua volta aiuta una coetanea in difficoltà, innescando una irresistibile catena di gesti di attenzione e di cura. La gentilezza in questo “silent book” è una pennellata di rosso che attraversa i colori neutri delle immagini e si trasmette anche al lettore regalandogli sorrisi e pensieri di speranza. Un libro per tutti, particolarmente prezioso perché suggerisce un’attitudine controcorrente rispetto a un clima sociale diffuso di inquietudine e diffidenza.
Lady Gaga è conosciuta per le sue canzoni, ma si distingue anche per l’impegno sociale e culturale con la “Born This Way Foundation”, nata per contrastare il bullismo e avviare processi di cambiamento. La stessa cantante racconta nella prefazione di essere stata oggetto di atti di discriminazione negli anni della scuola, e di aver deciso proprio per questo di sostenere con la sua fondazione comportamenti positivi di inclusione. Ne raccoglie il cammino “Hope, Kind, Love, Gaga. Storie di gentilezza e comunità” (De Agostini): testimonianze di giovani che mettono in luce “atti di gentilezza spontanei, offerti e ricevuti da estranei durante periodi di sofferenza, lutto, solitudine e difficoltà”. Un libro che sottolinea l’importanza dei legami e della tenerezza.
Si apre come una fisarmonica l’originale albo illustrato “Il bigliettino” (Kalandraka) di Pilar Serrano Burgos e Daniel Montero Galàn. Al centro un misterioso foglietto con un messaggio che passa di mano in mano, portando ovunque gioia e sorrisi. Gli autori portano per mano i lettori (grandi e piccoli) attraverso un quartiere, all’interno di case, negozi, studi medici, bar, supermercati, parchi, mostrando quanto sia facile diffondere gentilezza. Un modo per raccontare come il bene possa diventare contagioso.
Ha un impianto molto interessante “Dall’io al noi. Il cuore dei bambini cambierà il mondo” (Gribaudo) di Antonella Antonelli e Laura Locatelli nella collana Quid+ a cura di Barbara Franco, che offre percorsi di educazione civica rivolti a bambini di età prescolare. Si tratta di un albo illustrato che propone testi semplici e divertenti utili a risvegliare nei bambini interesse e attenzione per il “senso di comunità”. Vengono rilette in questa chiave alcune fiabe classiche come “I musicanti di Brema” e molte altre. A corredo ci sono anche testi rivolti agli adulti, perché questi libri sono pensati per una lettura condivisa, grandi e piccoli.
Racconta storie vere di “ragazzi che aiutano gli altri”, infine, “Piccoli gesti che fanno bello il mondo” di Loly Kirby. Un albo illustrato in cui ogni racconto occupa una doppia pagina illustrata con grande ricchezza di dettagli: c’è tutto ciò che serve per offrire ispirazione ai piccoli lettori. La tesi di fondo di questo libro prezioso è che a volte basta un piccolo gesto di gentilezza per cambiare la vita di chi ci sta accanto. Come accade ai ragazzi che invitano i nonni del quartiere a coltivare con loro l’orto della scuola, per combattere la solitudine e l’abbandono, oppure quelli che organizzano attività speciali per coinvolgere i ragazzini che restano per tutto il giorno sulla strada, abbandonati a se stessi. Ognuno mette un piccolo tassello, secondo le proprie possibilità, per rendere il mondo un posto migliore.
