Roncola e Costa Imagna: l’arte di Moroni, i versi di Turoldo, i canti popolari

La cultura può essere un’opportunità di crescita? Per la comunità di Roncola e Costa Imagna sì. Tutto parte dal desiderio di guardarsi attorno che si trasforma nella consapevolezza del patrimonio artistico che abita i luoghi della propria quotidianità. Dalla chiesa alle poesie che raccontano la vita della valle Imagna fino ai salmi di padre David Maria Turoldo: tutto si presenta come un’opportunità per fare quel passo in più come uomini e cristiani di oggi.

La Settimana della Cultura nelle parrocchie di Roncola e Costa Imagna ha preso forma attraverso tre eventi. A inaugurare la serie di appuntamenti culturali è stato il concerto del coro di Santa Cecilia nel pomeriggio di domenica 16 aprile. Nella chiesa di San Defendente, la preghiera dei salmi di padre Turoldo ha preso vita grazie alla musica del coro diretto da Angelo Mazzola, con all’organo Fulvio Manzoni. “Nell’arco della serata -spiega Mazzola – riprenderemo sia dei salmi della tradizione cristiana sia scritti da padre Turoldo leggendo il commento di cardinal Ravasi. Il coro di Santa Cecilia ha interpretato queste preghiere prestando la propria voce, ma l’idea è stata quella di riuscire a coinvolgere anche il pubblico per realizzare un po’ il suo sogno: vedere le persone che tornano a pregare insieme”.

È stato proprio padre Turoldo, in uno dei suoi scritti, a sottolineare l’esigenza di un ritorno alla preghiera: “Oggi non si canta; oggi si urla, si grida: appunto, civiltà del frastuono. Tempo senza preghiera, senza silenzio e quindi senza ascolto. Più nessuno ascolta nessuno. Non è senza una ragione che questi tempi siano senza gioia, perché la gioia viene da molto lontano. Per una nuova speranza, occorre scavare in profondità: bisogna ritornare a pregare”. 

Continuando a scendere nella profondità artistica di ciò che la Settimana della Cultura offre, grazie alla presenza di Astorica, l’associazione culturale di Albino, venerdì 21 aprile c’è stata una rievocazione storica interamente dedicata al pittore Giambattista Moroni partendo dal polittico da lui realizzato. “Abbiamo scelto di valorizzare il polittico – sottolinea don Andrea Pedretti – per riuscire a comprendere a pieno l’arte che ci accompagna ogni giorno. Non bisogna mai dare per scontato il patrimonio che arricchisce le nostre chiese”.

In un processo di valorizzazione e ripresa delle tradizioni, non poteva mancare un tema dedicato alla storia della Valle Imagna espressa in canti popolari e poesie. Sabato 22 aprile, in conclusione della Settimana della Cultura, si tiene l’evento “Ti racconto una storia”. Nell’arco della serata le poesie di Ermellino Mazzoleni e i canti popolari eseguiti dalla corale di San Giuseppe di Costa Imagna raccontano la storia, la vita e la quotidianità della valle.

“Speriamo che, dopo questi appuntamenti, cresca sempre di più la consapevolezza del nostro patrimonio artistico – conclude don Pedretti -. La Settimana della Cultura è un’apertura totale alla cultura che verrà sperimentata sotto diverse forme. È un’occasione importante per la nostra di comunità di mettere al centro la cultura e, quindi, il nostro essere uomini e donne di oggi”.

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