Verso l’alt(r)o, meditazione della settimana. Libertà

La voglio qui per me, la voglio qui per te
La voglio anche per chi non la vuole per sé
Tempi difficili, a volte tragici
Bisogna crederci e non arrendersi
Viva la libertà
Jovanotti

Abbiamo da poco celebrato l’anniversario della liberazione dell’Italia dal regime nazista e dal fascismo. 

Il tema della libertà è da sempre caro agli uomini, e in questi anni di pandemia quel desiderio di libertà lo abbiamo sperimentato più volte sulla nostra pelle.

Spesso pensiamo che la libertà sia “fare ciò che si vuole”, soddisfare i bisogni del proprio io, alimentando così solo il nostro individualismo.

Si sente spesso dire che la libertà dell’altro finisce dove inizia la nostra, ma con questa idea di libertà rischiamo di alimentare solo il nostro egoismo: gli altri, infatti, non sono un ostacolo alla nostra libertà, ma la possibilità per realizzarla pienamente, perché la nostra libertà nasce dall’amore di Dio e cresce nella carità.

Durante un’udienza in Sala Nervi papa Francesco parlando di libertà diceva così: “Ci troviamo davanti al paradosso del Vangelo: siamo liberi nel servire, non nel fare quello che vogliamo. Non c’è libertà senza amore. La libertà egoistica del fare quello che voglio non è libertà, perché torna su se stessa, non è feconda. Mediante l’amore: è l’amore di Cristo che ci ha liberati ed è ancora l’amore che ci libera dalla schiavitù peggiore, quella del nostro io; perciò la libertà cresce con l’amore. Ma attenzione: non con l’amore intimistico, con l’amore da telenovela, non con la passione che ricerca semplicemente quello che ci va e ci piace: non con quello, ma con l’amore che vediamo in Cristo, la carità: questo è l’amore veramente libero e liberante.”

Nei giorni del triduo pasquale abbiamo rivissuto la lavanda dei piedi e abbiamo incontrato un Dio che si mette a servizio, che si fa talmente piccolo ed umile da chinarsi a lavare i piedi ai suoi apostoli, e la passione, la più grande manifestazione d’amore della storia, Dio che dona la vita, che si fa uccidere, per salvare noi. 

Impariamo da Gesù, che era veramente libero, che non ha sempre vissuto non da egoista ma in relazione con gli altri. Solo mettendoci a servizio, donando la nostra vita agli altri siamo davvero liberi.

Fabio Fabbris

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