Ciccio Speranza, una “storia difficilissima” chiude la stagione degli Altri Percorsi

Una storia di periferia, un giovane con un sogno “bistrattato e malconcio” che non si arrende mai, pronto a lottare contro i pregiudizi della gente. È questo il cuore de “La difficilissima storia di Ciccio Speranza”, in scena giovedì 4 maggio al Teatro Sociale (ore 20.30). Lo spettacolo proposto dalla compagnia under 30 Les Moustaches chiude la rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti. 

Lo spettacolo racconta la vicenda di un ragazzo grasso, ma leggero, con un’anima talmente delicata, che potrebbe sembrare quella di una graziosa principessa nordeuropea: Ciccio Speranza, questo il suo nome, vive in una vecchia catapecchia di provincia dove si sente soffocare, come una fragile libellula rosa in una teca di plexiglass opaco.

Ciccio Speranza ha un sogno troppo grande per poter rimanere in un cassetto di legno marcio: vuole danzare. In una sperduta provincia di un’Italia sperduta, la sperduta famiglia Speranza vive da generazioni le stesse lunghissime giornate.

Sebbastiano, il padre di Ciccio, è violento e grave come un tamburo di pelle di capra in un concerto di ottavini. Dennis, il fratello di Ciccio, ha un’apertura mentale degna di uno che va a Bangkok e spacca tutto perché non sanno fare pasta, patate e cozze.

Solo, in fondo, nella sua fragilità, Ciccio vuole scappare da quel luogo che mai ha sentito come casa. Attraverso il suo gutturale linguaggio, il suo corpo grassissimo e il suo sogno impacciato, il protagonista della storia e dello spettacolo, in tutù rosa, non smetterà mai di danzare, raccontando la sua vita così come la desidera.

Ciccio appartiene ad un mondo lontano, senza alcuna possibilità di esaudire il proprio sogno. Il suo destino è segnato, il suo carattere è condizionato, la sua vita è soffocata da un ambiente che gli sta stretto come un cappottino antigelo sta stretto ad un bulldog inglese. 

«Dunque, perché rattrappire i propri istinti? Solo perché la cicogna ci ha fatto cadere lontano dalla terra promessa? Perché sentirsi schiacciati da una famiglia che non vuole conoscere un mondo che sta oltre il proprio campo di fagioli?», si domandano Les Moustaches. 

La storia di Ciccio Speranza è colma di disagio, giovinezza, identità e voglia di libertà: attraverso un tutù rosa Ciccio volerà come una farfallaccia, passando da una dimensione pesante e terrena ad una leggera e sognante. È una storia sporca di fango, un sogno malconcio e bistrattato che non si arrende mai.

I Les Moustaches nascono a Bergamo come compagnia teatrale under 30. Dopo i primi consensi di pubblico, la compagnia ottiene presto anche il plauso della critica e degli addetti ai lavori. Partecipa a festival italiani e internazionali e vince premi. Ricchi di individualità forti (costituiscono il nucleo centrale del gruppo professionisti attivi in diversi settori dello spettacolo), nel 2019 i Les Moustaches decidono di ampliare il proprio campo operativo: oltre a continuare a produrre spettacoli per il palcoscenico, si dedicano alla realizzazione di soggetti e sceneggiature per film e serie tv e alla creazione di format televisivi.

Testo di Alberto Fumagalli. Regia di Ludovica D’Auria e Alberto Fumagalli. Costumi di Giulio Morini. Interpreti: Francesco Giordano, Alberto Gandolfo e Federico Bizzarri. Produzione Società per Attori e Accademia Perduta Romagna Teatri. Durata 1 ora senza intervallo. Prezzi biglietti: intero 19 euro, ridotto 15 euro. 

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