Congregazioni religiose femminili a Bergamo, una grande storia alle origini del “welfare”

A margine dell’iniziativa “Donne Sante, Sante donne” approfondiamo nel dossier alcune importanti figure femminili che hanno segnato la storia della diocesi di Bergamo.

Le iniziative di questi giorni ne ripercorrono le tracce attraverso incontri, mostre e visite guidate, mostrando l’eredità concreta che hanno lasciato e viva e fertile anche oggi, nonostante i grandi cambiamenti della società.

Quella delle congregazioni religiose femminili è una «grande storia» che da tempo viene attentamente studiata dagli storici.

Una «grande storia» che ha influito profondamente nella realtà ecclesiale, economica, sociale e civile grazie all’opera del «genio femminile», usando il termine di Papa Giovanni Paolo II, con protagoniste donne che hanno intuito i bisogni emergenti e hanno saputo superare incomprensioni e ostacoli. Infatti, le congregazioni religiose non soltanto hanno garantito la presenza del cattolicesimo negli strati popolari, ma hanno contribuito attivamente al miglioramento della società, quello che oggi chiamiamo «welfare», con scuole, collegi, dispensari, ospizi per anziani e oratori per la gioventù.

Inoltre, le suore hanno potuto inserirsi come protagoniste in attività sociali fino ad allora precluse al sesso femminile, consentendo alle donne consacrate di inserirsi pienamente nella vita parrocchiale e sociale, in una impegnativa attività apostolica. I giovani usciti dalle loro scuole hanno contribuito in modo massiccio allo sviluppo economico di vaste aree geografiche, soprattutto del Nord Italia.

Nonostante il continuo calo numerico delle donne consacrate, questa «grande storia» continua oggi ravvivando iniziative antiche e introducendone di nuove, per esempio l’accoglienza delle donne afflitte da violenze e pericoli vari.

Secondo il sociologo Dario Nicoli, intervenendo a un convegno, la sfida del futuro per gli istituti religiosi sta soprattutto nel rispondere al bisogno di spiritualità che sale, pur confusamente, dalla società.

E l’allora vescovo Roberto Amadei, nei suoi studi e interventi, affermava che gli istituti religiosi non devono attendere direttive dall’alto, ma chiedersi: i nostri fondatori cosa farebbero se vivessero nel nostro oggi?

Fra Otto-Novecento la  diocesi di Bergamo ha visto nascere undici congregazioni religiose, di cui cinque avviate da donne, molte delle quali iscritte nell’albo dei santi o dei beati: Orsoline di San Girolamo in Somasca, fondate dalla Beata Caterina Cittadini e dalla sorella Giuditta (1822); Figlie del Sacro Cuore, fondate da Santa Teresa Eustochio Verzeri e dal canonico Giuseppe Benaglio (1831); Congregazione femminile e maschile della Sacra Famiglia, fondate da Santa Paola Elisabetta Cerioli (1857, 1863); Sacramentine, fondate da Santa Geltrude Comensoli (1882); Piccole Apostole della scuola cristiana, fondate dalla Serva di Dio Maria Elisabetta Mazza (1936). A queste sarebbe da aggiungere la Serva di Dio madre Teresa Gabrieli, cofondatrice delle suore delle Poverelle insieme a San don Luigi Palazzolo (1869): gli storici affermano che il Palazzolo fu grande, ma la sua opera è molto debitrice di quella della Gabrieli, dotata di carattere pratico.

Nella quasi totalità, queste congregazioni sono attive anche in numerose nazioni del mondo nell’evangelizzazione e nella promozione umana, molto spesso in realtà di estrema povertà e guerriglia. 

  1. Carino l’articolo, ma avete dimenticato le Suore Orsoline di Maria Vergine Immmacolata, fondate a Gandino nel 1818 da don Francesco Della Madonna con 11 giovani donne. Questo fondatore ha dato ampio spazio alla creatività femminile nella fondazione e ha scelto con loro la Regola di una donna bresciana ecceziona, s. Angela Merici. Ci tengo a ricordarlo, perché è il primo istituto religioso femminile di vita apostolica (quindi di “forma nuova”) sorto nella diocesi di Bergamo dopo le soppressioni napoleoniche dei monasteri, effettuate tra il 1797 e il 1810. Mons. Goffredo Zanchi ne ha parlato ampiamente nel primo libro della nuova collana di “Studi e memorie”.
    Grazie. Buon lavoro.
    Suor Melania Balini

  2. Sarebbe molto bello poter disporre di una lista completa delle Congregazioni femminili esistenti nella Diocesi di Bergamo: Nome della Congregazione; indirizzo; telefono; email; attività principale; IBAN per eventuali offerte.
    Grazie

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