Bergamo Festival, tre giorni ad Astino per riflettere su “Conflitti. L’umanità è alla prova”

“Conflitti. L’umanità è alla prova” è la quarta edizione del Bergamo Festival, promosso dalla diocesi di Bergamo con la Fondazione Bernareggi, che si inserisce nel ricco palinsesto di Bergamo Brescia Capitale della Cultura e che torna con una tematica molto attuale, quella della guerra.

Dal 30 giugno al 2 luglio, nella bellissima cornice del monastero di Astino verrà affrontata la difficile tematica dei conflitti, declinata in tutte le sue sfaccettature: sociali, economiche, politiche e religiose.

Durante i numerosi incontri, intellettuali, storici, sociologi e giornalisti saranno chiamati a discutere di temi di grande attualità. Non mancheranno ospiti di caratura internazionale come la scrittrice Elena Kostioukovitch e autrice del libro “Nella mente di Vladimir Putin” che sarà oggetto di discussione sabato 1 luglio.

Sarà presente anche Colin Crouch, sociologo e politologo britannico, famoso per aver coniato il termine di post-democrazia e che sarà protagonista dell’incontro “Gli incompatibili: crisi del clima e nuovi nazionalismi?” in programma domenica 2 luglio.

Ad inaugurare il Festival venerdì 30 giugno sarà invece il Premio Campiello, giunto alla sua sessantunesima edizione, premio letterario tra i più prestigiosi d’Italia.

Ad arricchire gli eventi che compongono il cartellone di luglio, anche il “Fuori Festival” che a giugno coinvolgerà bambini e ragazzi sui numerosi temi che ci riguardano da vicino come migrazioni, ambiente, pace, conflitti e disuguaglianze.

Un’iniziativa realizzata con il Comune di Bergamo, Confcooperative Bergamo, Consorzio Solco Città Aperta e Consorzio Ribes.

“Ci aspettiamo un Festival che sia in grado di aumentare la consapevolezza come cittadini del mondo, per comprendere le complesse dinamiche che stanno alla base dei conflitti e di molte problematiche attuali”, ha spiegato Corrado Benigni, Presidente del Festival.

“Non restare indifferenti per affrontare il conflitto”, queste le parole del vicesindaco Sergio Gandi durante la conferenza stampa di presentazione. “Bisogna arrivare a comprendere i temi che stanno dietro ai grandi conflitti, in questo deve aiutare la cultura”.

Romina Russo, avvocatessa e consigliere comunale di Bergamo con delega alla cultura ha anch’essa evidenziato come sia fondamentale investire negli eventi culturali per ampliare le nostre conoscenze e saper leggere la complessità della realtà: “I conflitti, non solo quello in Ucraina ma anche gli altri di cui si parla di meno generano un senso di inquietudine e insicurezza nelle istituzioni e conoscere ciò che sta dietro ogni guerra ci permette di smuovere l’indifferenza su vari temi”.

Giuseppe Giovanelli, Presidente della Fondazione Bernareggi si è invece soffermato sulla seconda parte del titolo del Festival, su un’umanità che viene costantemente messa alla prova.

Il Festival conta anche sul sostegno di Confindustria Bergamo e come ha sottolineato la Presidente di Confindustria Giovanna Ricuperati, la stretta connessione tra mondo della cultura e dell’impresa è un fondamentale fattore di sviluppo.

Così come lo è il legame col movimento cooperativo, inclusivo e partecipato promosso da Confcooperative Bergamo. “Partecipazione e coinvolgimento, equità e giustizia sociale sono ingredienti fondamentali per gestire i conflitti in modo costruttivo ed evitare che le divergenze si trasformino in divaricazioni” ha concluso Lucio Moioli, Segretario Generale di Confcooperative Bergamo. Tutti gli incontri sono gratuiti e a numero chiuso previa iscrizione online sul sito internet www.bergamofestival.it

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