Quel giorno in cui ti rendi conto che tua figlia non è più una bambina

I primi segnali arrivano, ormai, molto presto. Otto anni, sguardo convinto, atteggiamento che lascia pochi dubbi: tua figlia è ancora una bambina, ma la pre-adolescenza bussa prepotente alle porte. Tu, che eri abituata a comprarle i vestiti più comodi per giocare anche nel fango, a trascinartela ovunque perché tanto un gelato risolveva tutto, a calmarla con un abbraccio, improvvisamente inizi a dover scalar muri che si ergono ogni volta che la fanciulla apre bocca. “No mamma, questi pantaloni non mi piacciono, voglio la gonna”. “No mamma, non mi va di venire”. “Chissenefrega del gelato”.

E’ un macigno pronto a caderti addosso. E tu ti trovi davanti all’amletico dubbio: scappare o affrontarlo mostrando i muscoli? Perché se scappi sopravvivi ma gliela dai vinta, se resti e combatti rischi di perdere miseramente. Non è facile mantenere la lucidità davanti a una bambina che risponde a tono, non è facile capire quale sia la cosa più giusta da fare. Mia madre aveva un metodo semplicissimo. Ti diceva di tacere, perché lei era la mamma, lei aveva ragione. Punto. Oggi siamo mamme-amiche-confidenti che cercano il dialogo coi figli, siamo pronte a metterci in gioco, a chiedere scusa se sbagliamo, a cambiare idea.

Ma…mi sorge spesso il dubbio che forse forse mia madre avesse ragione. E ogni tanto ne seguo le orme. “Alice basta, se ti dico di farlo tu devi farlo”. “Ecco il risultato di avervi sempre lasciato troppa libertà, non avete regole e rispondete pure male. Adesso metto in castigo te e tuo fratello”. Le minacce sono solo parole lasciate andare al vento, nel mio caso. Recupero nel lungo, quando la tempesta finisce e la signorina si rende conto di aver bisogno della mamma.

Allora tutto si calma, le parlo, mi godo fino in fondo abbracci e coccole che spero durino per sempre. Leggiamo una favola prima di andare a letto, ridiamo insieme. La mia bimba torna bimba, io mi imprimo nella mente ogni attimo, guardo il fratello che è ancor più grande di lei e penso solo che il tempo vola. Mentre s’addormentano beati.

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