Amate sponde: viaggio fotografico alla scoperta dell’Italia. Incontro con il regista Egidio Eronico all’Arena Santa Lucia

Bergamo si prepara ad accogliere il regista Egidio Eronico martedì 27 giugno presso il Cinema all’aperto Arena Santa Lucia. L’occasione speciale si inserisce nel programma OPEN YOUR EYES, una serie di eventi cinematografici dedicati all’ambiente e alla sostenibilità, organizzati da Sas Servizio Assistenza sale cinematografiche in quattro quartieri della città.

Amate sponde, il film presentato da Egidio Eronico, offre uno sguardo suggestivo sul paesaggio italiano e invita gli spettatori a riflettere sulla bellezza e l’importanza di preservare la natura.

OPEN YOUR EYES è un’iniziativa che, attraverso il cinema, cerca di promuovere stili di vita alternativi, sostenibili e controcorrente, con l’obiettivo di preservare l’ambiente e offrire al mondo l’opportunità di un futuro migliore.

L’evento di Bergamo è parte integrante delle proposte della città per l’anno di Bergamo Brescia capitale della cultura 2023 e può contare sul contributo di Uniacque. La rassegna cinematografica ha preso il via alla fine di maggio a Valtesse e continuerà fino all’11 luglio.

Dopo la proiezione di AMATE SPONDE, che avrà luogo martedì 27 giugno presso l’Arena Santa Lucia, seguiranno altre due serate con UTAMA il 4 luglio e POLY l’11 luglio, entrambe tenute presso il cinema all’aperto del quartiere Santa Lucia.

Un racconto che esplora luoghi e volti del Paese

AMATE SPONDE è un viaggio fotografico attraverso le meraviglie d’Italia, un racconto che esplora i luoghi e i volti del nostro paese. Egidio Eronico, il regista del film, utilizza esclusivamente immagini e musica per trasmettere le emozioni e le storie di questi luoghi.

Senza alcun commento verbale, il film si sviluppa come un tessuto di visioni, accompagnato da immagini eccezionali girate in altissima definizione e da una colonna sonora avvolgente composta da Vittorio Cosma, noto per le sue collaborazioni con PFM, Elio e le Storie Tese, Deproducers e Gizmodrome.

Tuttavia, AMATE SPONDE non si limita a celebrare le bellezze del paesaggio italiano. Esso evidenzia anche il modo in cui l’attività umana può minacciare la natura stessa, soprattutto attraverso l’eccessivo consumo di suolo. Le statistiche più recenti indicano che l’Italia rischia di perdere settantacinque ettari di territorio al giorno a causa dell’espansione del cemento.

Le conseguenze di questo fenomeno, drammaticamente evidenti anche dalle cronache giornalistiche, mettono a repentaglio la nostra identità come italiani.

Nel paesaggio c’è anche la nostra identità

AMATE SPONDE racconta come noi siamo il paesaggio che viviamo e che, se non lo tuteliamo, perderemo la nostra semplice identità. Il paesaggio è un elemento fondamentale della nostra Costituzione, un diritto e un dovere di ogni cittadino. Pertanto, un film come AMATE SPONDE parla a tutti noi, spettatori e cittadini, invitandoci a riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente e sulle azioni necessarie per preservarlo.

Egidio Eronico, parlando del suo film, fa riferimento a opere come Koyaanisqatsi, film sperimentale del 1982 diretto da Godfrey Reggio. Tuttavia, Eronico si distacca da quell’estetica, cercando di evitare gli eccessi che, sebbene affascinanti all’epoca, oggi sono diventati comuni nel linguaggio cinematografico.

Il regista si ispira invece al cinema muto degli anni Venti, ritenendo che esso avesse già raggiunto l’apice della sua espressività. Con AMATE SPONDE, Eronico intende raccontare l’Italia tornando alle origini del cinema, affidandosi esclusivamente alla forza evocativa delle immagini, della musica e dei suoni che le accompagnano.

La realizzazione di un film di sole immagini e musica rappresenta una sfida unica. Eronico rivela che ha iniziato AMATE SPONDE con una sceneggiatura composta da immagini fotografiche, diagrammi e statistiche.

La struttura narrativa del film, tuttavia, è rimasta fedele a quella concepita inizialmente, creando un’esperienza cinematografica che ricorda una suite inglese di Bach, con prologo, movimenti, sviluppi e un finale che richiama l’inizio, ma con variazioni.

Immagini, musica e suggestioni per raccontare l’Italia

La colonna sonora di AMATE SPONDE è stata realizzata in collaborazione con l’autore Vittorio Cosma. Eronico afferma di essersi ispirato alla visione di Sergej Ejzenštejn, che parlava di “vedere la musica” e “ascoltare le immagini”. Inoltre, cita le parole di Federico Fellini nella prefazione alla sceneggiatura de La voce della luna, in cui il regista italiano lamentava la mancanza di opere cinematografiche che raccontassero l’Italia. Con AMATE SPONDE, Eronico cerca di colmare questa lacuna, offrendo al pubblico uno sguardo autentico sulla nostra terra.

Infine, Eronico sottolinea che AMATE SPONDE è stato concepito e realizzato per il grande schermo. La sua visione cinematografica richiede l’immersione totale dello spettatore in una sala di proiezione, dove le immagini e la musica possono esprimere tutto il loro potenziale evocativo.

L’incontro con Egidio Eronico e la proiezione di AMATE SPONDE rappresentano un’opportunità unica per esplorare il paesaggio italiano attraverso la magia del cinema. La serata di martedì 27 giugno presso l’Arena Santa Lucia di Bergamo promette di essere un’esperienza indimenticabile per gli amanti del cinema e per coloro che desiderano riflettere sull’importanza di preservare la bellezza della natura. Non perdete questa occasione di aprire gli occhi sul mondo che ci circonda e di scoprire la preziosità delle sue risorse.

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