Costa di Mezzate, da una vacanza condivisa a un gruppo famiglie che si ritrova tutto l’anno

Da una vacanza condivisa alla condivisione di un cammino tutto l’anno: il gruppo famiglie dell’oratorio di Costa di Mezzate da ormai cinque anni sta vivendo tante esperienze insieme, con l’obiettivo di crescere nella vita di famiglia e nella fede.

Nel 2018 alcune famiglie hanno vissuto una vacanza insieme a Cervinia. “Ci conoscevamo e frequentavamo già – racconta Annalisa Longaretti, mamma di cinque figli -. Dalla bellezza di questi giorni trascorsi insieme è nato il desiderio di continuare a vivere esperienze simili anche nella quotidianità. Potremmo dire che questa prima vacanza è stata il nostro trampolino di lancio: ci ha fatto riflettere sul bisogno comune di stare bene nella propria famiglia in mezzo ad altre famiglie: siccome vivere questa esperienza solo una settimana all’anno ci sembrava riduttivo, abbiamo cominciato a pensare a qualcos’altro che ci tenesse uniti nella quotidianità”.

Volontariato accanto ai poveri, ospitalità per i profughi

Il gruppo, costituito attualmente da una quindicina di famiglie, ma sempre aperto a nuovi elementi, ha vissuto così numerose esperienze significative di vario genere: il volontariato alla mensa dei frati cappuccini di Bergamo, le raccolte viveri per i bisogni della Caritas in Avvento e Quaresima, le serate in oratorio, le gite ai musei, i momenti di preghiera animati.

Di fronte all’emergenza legata all’arrivo di profughi dall’Ucraina, il gruppo si è organizzato per ospitare una famiglia e per coordinare le associazioni del paese che hanno contribuito agli aspetti pratici dell’accoglienza.

Non mancano le proposte di formazione, come gli incontri di formazione tenuti nei mesi scorsi da don Mario della Giovanna, sull’educazione dei figli in età adolescenziale, e da don Davide Pelucchi, sull’esortazione apostolica Amoris Laetitia.

“Famiglia di famiglie in cui le persone si aiutano a vicenda”

L’appuntamento della vacanza condivisa durante l’estate è sempre rimasto come elemento forte del calendario annuale: vi partecipano mediamente una settantina di persone. “Ogni anno scegliamo un tema, che fa da guida di tutte le attività, dalla preghiera del mattino ai giochi del pomeriggio – spiega ancora Annalisa -. L’anno scorso, per esempio, abbiamo scelto Pinocchio, utilizzandone la lettura di Franco Nembrini; quest’anno saranno invece i santi”.

Tanti elementi che provano insieme a costruire una grande missione. “Ci piace pensare alla nostra realtà non solo come a un ‘gruppo di amici’, ma anche come una ‘famiglia di famiglie’ con le quali poter piantare semi nel posto giusto e dare il giusto sole e la giusta ombra ai nostri figli”.

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