8xmille: il laboratorio in carcere che aiuta il reinserimento sociale

Come da sempre, il gettito dell’Otto per mille per la Chiesa cattolica è un aiuto preziosissimo per la diocesi di Bergamo. Sono numerose le realtà che hanno bisogno di supporto per portare avanti progetti di grande utilità sociale. Ne è un esempio il laboratorio in carcere, che consente ai detenuti di intraprendere un percorso concreto di risocializzazione e di prevenzione sociale.

8xmille – Non è mai solo una firma. E’ di più, molto di più

Dal luglio 2021 nella Casa circondariale di Bergamo ha aperto un laboratorio, gestito dalla cooperativa Il mosaico: si tratta di uno degli ultimi progetti che don Fausto Resmini, scomparso nel 2020 a causa del Covid, aveva sognato per donare ai detenuti strumenti di reinserimento lavorativo e ripartenza della propria vita.


Il laboratorio avviato nel 2021 può accogliere contemporaneamente otto persone: svolgono per lo più lavori di assemblaggio. La cooperativa Il mosaico (che opera all’interno del Patronato San Vincenzo) ha iniziato portando dentro il carcere materiale dai laboratori che Il mosaico ha da tempo a Sorisole e Lurano, ma puntando anche a ricevere commesse lavorative da altre aziende.
La costruzione di percorsi lavorativi intra ed extra murari e, quindi, di reinserimento sociale delle persone detenute, nasce per valorizzare il tempo della detenzione come occasione di scelte diverse nel momento della dimissione dall’istituto di pena. Offre sostanza al concetto di risocializzazione e di prevenzione sociale.

Con il lavoro in carcere, i detenuti possono apprendere le regole base di un luogo di lavoro (rapporto con i superiori, rapporti con colleghi, svolgimento di mansioni assegnate, soluzione di problemi, etc.), possono acquisire o consolidare competenze professionali, ma anche acquisire un ruolo attivo che permetta di aumentare la propria autostima e costruirsi opportunità di guadagno economico.
I primi mesi di lavoro dei detenuti hanno già portato alla costruzione di opportunità concrete.


“Quattro detenuti sono stati assunti da noi – spiega Luca Ronzoni, presidente della
cooperativa Il mosaico -. Iniziano tutti come tirocinanti, ma per alcuni si sono create
opportunità lavorative. Due persone sono state anche assunte all’esterno, dopo la scarcerazione, in aziende ordinarie”.
Il progetto del laboratorio in carcere ha bisogno ancora di essere completato. “A metà dello scorso anno abbiamo chiesto al carcere la disponibilità di spazi maggiori, così da raddoppiare il numero di detenuti coinvolti – spiega ancora Ronzoni -. Abbiamo iniziato a sistemare il nuovo spazio, che tuttavia non è ancora pronto”.
La cooperativa ha presentato quali interventi attendono di essere realizzati. In particolare dovranno essere acquistati degli avvitatori elettrici compresi di centralina e switch box (per una spesa di 5mila euro), un braccio di reazione per avvitatore (per 1.600 euro), delle presse manuali da banco (per 800 euro) e una bilancia contapezzi (per 1.200 euro).


Accanto alla ricerca di fondi per la sistemazione dei locali, la cooperativa attende anche commesse lavorative che permettano di continuare le attività avviate. “Siamo partiti portando dentro il carcere il lavoro che svolgevamo nei nostri laboratori esterni, ma adesso siamo alla ricerca di commesse da parte di aziende per poter portare avanti le attività”.

“Un piccolo gesto, una grande missione.”

L’8xmille non è una tassa in più, e a te non costa nulla. Con la tua firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica potrai offrire formazione scolastica ai bambini, dare assistenza ad anziani e disabili, assicurare accoglienza ai più deboli, sostenere progetti di reinserimento lavorativo, e molto altro ancora. Come e dove firmare sulla tua dichiarazione dei redditi è molto semplice. Segui le istruzioni riportate sul sito www.8xmille.it/come-firmare.