Alice Guerini, da Semonte a Melga, Bolivia: “Ho scelto di stare accanto ai più poveri”

Alice Guerini

Da Bergamo a Lisbona, e poi da novembre per un anno in Bolivia, nella parrocchia di Melga, sulle Ande boliviane: è la scelta forte compiuta da Alice Guerini, 26 anni, originaria della parrocchia di Semonte. Ha dimostrato fin dai tempi dell’università una particolare sensibilità per i temi legati alla fragilità e all’incontro tra culture. 

“Mi sono laureata in Scienze dell’educazione – racconta – e la mia tesi di laurea riguardava la mensa per i poveri dei frati Cappuccini di Bergamo, un’esperienza che conoscevo da tempo per aver partecipato con la mia parrocchia a un’attività di volontariato durante il cammino di preparazione alla cresima. Poi nel corso della pandemia la mia famiglia si è impegnata per donare viveri alla mensa coinvolgendo nella raccolta anche gli alpini”. 

Alla Gmg di Cracovia accanto ai senza dimora

Il percorso di Alice si è arricchito anche di molti impegni in parrocchia: “Per quattro anni ho fatto la catechista”. Nel 2016 ha affiancato alla Gmg di Cracovia un’esperienza forte con un’organizzazione brasiliana, vivendo per alcuni giorni per strada, accanto a persone senza dimora: “È stato un momento decisivo nella mia vita, che ha fatto nascere in me il desiderio di conoscere le realtà più povere e cercare di dare una mano come posso”. 

Col tempo è nato quindi il desiderio di partire per una vera e propria esperienza di missione: “Ho seguito il percorso formativo promosso dal Centro missionario diocesano – chiarisce Alice – sono stata in Bolivia nella parrocchia di Melga, a 3.300 metri d’altitudine, affiancando i missionari bergamaschi. Ci spostavamo molto sul territorio visitando le 30 comunità che fanno parte della parrocchia. Organizzavamo attività per i bambini e momenti di preghiera. Erano cose molto semplici, soprattutto all’inizio, quando non conoscevo la lingua. Me l’hanno insegnata i bambini, correggendo i miei errori”. Dopo questa esperienza breve ha deciso di partire di nuovo, questa volta per un anno: “Ho preparato un nuovo progetto  – conclude – con don Massimo Rizzi, direttore del Cmd, e ripartirò a novembre. Sto già preparando i libri e i giochi da portare con me. Ho partecipato alla Gmg su invito del Cmd per accompagnare il gruppo dei 37 boliviani partiti con i bergamaschi, e ne sono felice, perché è stata un’opportunità incredibile di incontro, confronto, amicizia e fede”.

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