Artefici e Custodi della Pace, sulle tracce di Papa Giovanni XXIII

Si ispira all’enciclica “Pacem in Terris” di San Giovanni XXIII l’incontro “Artefici e custodi della pace” che si è svolto a Bergamo nel 60esimo anniversario della promulgazione dell’Enciclica, avvenuta l’11 aprile del 1963.

L’appuntamento, organizzato dal Centro pastorale dell’Università Cattolica di Milano in collaborazione con l’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della Conferenza Episcopale Italiana e l’Istituto Giuseppe Toniolo di studi superiori, è stato ospitato dalla Fondazione Giovanni XXIII, realtà impegnata a promuovere ricerche e pubblicazioni sulla figura e il pensiero del Pontefice bergamasco.

In apertura sono intervenuti il rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli, Monsignor Claudio Giuliodori, Presidente della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università della CEI, il Vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi che ha ricordato i segni lasciati dall’ambiente diocesano e familiare nella spiritualità, nel senso di umanità e anche nell’impegno per la pace di Giovanni XXIII, e il direttore della Fondazione Giovanni XXIII don Ezio Bolis, che ha tenuto una relazione di carattere storico-biografico legata al Pontefice.

Le riflessioni sull’eredità di Papa Roncalli nella sfida per la pace sono proseguite poi con la tavola rotonda dal titolo «Costruttori di pace: dalla “Pacem in terris” alle sfide di oggi», moderata dal direttore di Rai Vaticano Stefano Ziantoni, a cui hanno partecipato il presidente delle Conferenze episcopali dell’Unione Europee monsignor Mariano Crociata, Damiano Palano, Direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Cattolica di Milano e Franco Vaccari, fondatore e presidente dell’associazione Rondine – Cittadella della Pace.

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