Box Organi. Padri e figli uniti dalla musica. Applausi per Matteo Venturini a Lallio

È giunta alla sua nona edizione ormai l’annuale rassegna Box organi. Suoni e parole d’autore, nata nel 2015 da un’iniziativa di Alessandro Bottelli in collaborazione con la Parrocchia di Lallio e l’”Associazione libera Musica”. 

Sabato 16 settembre alle ore 21.00, presso la Chiesa Arcipresbiterale Plebana dei SS. Bartolomeo e Stefano di Lallio, ha preso il via, come ogni anno in questo periodo, l’inaugurazione del concerto che ha visto l’incontro tra le sonorità del famoso Organo Bossi Urbani 1889 e le note di musica jazz. 

L’iniziativa, che fin da subito ha riscosso un grande successo grazie a questa combinazione inusuale tra musica di matrice classica e quella jazz, torna, questa volta, con una nuova tematica che Bottelli stesso definisce “Di padre in figlio”. Infatti, il fil rouge che collega questo ensemble proposto nella serata di sabato è proprio quello di raffrontare tra loro le musiche composte, nell’arco dei secoli, da compositori legati dal rapporto padre-figlio.

Il titolo del concerto Note nate in famiglia esprime esattamente tale intento. 

Molti sono i figli di grandi compositori classici che hanno voluto seguire le orme dei loro genitori: tra questi troviamo personaggi illustri del calibro di Bach, Mozart, Morandi, Perosi e Bossi.

Interessante la comparazione tra i brani musicali dei padri e dei figli che ha permesso di evidenziare le influenze o le novità nello stile e nel linguaggio. 

Ad aprire la serata è stato l’organista fiorentino Matteo Venturini che – mostrando una grande maestria e capacità – nel corso della serata si è alternato alle improvvisazioni di Daniela Savoldi al violoncello. 

Il programma si è avviato con le note di Giovanni Morandi con la sua Sinfonia in re ed è proseguito, poi, con l’Elevazione in Fa. A queste musiche sono stati contrapposti i brani del padre Pietro, con la Sonata in Re e la Sonata in Sol. Si è passati, poi, alla coppia Giuseppe e Lorenzo Perosi dei quali si è ascoltato rispettivamente del primo l’Allegro brillante, il Moderato el’Allegro brioso (tratti dai Versetti brillanti e fugati per Organo) e del secondo il Preludio in Fa.

L’ultima coppia di compositori, a chiusura del concerto, di cui abbiamo potuto apprezzare le invenzioni sonore sono stati Marco Enrico e Renzo Rinaldo Bossi con l’Ave Maria e Stunde der Freude da un lato e Mattutino e Genuflessione dall’altro.

Al potente e vivace timbro dell’organo si è intervallato il dolce e melodioso suono del violoncello accompagnato in alcuni punti dall’armonica voce di Daniela Savoldi. Traspare in modo evidente la bravura e la passione della violoncellista quasi come se la musicista e lo strumento fossero una cosa sola, una connessione perfetta.

Nella programmazione della serata si è inserita una prima esecuzione assoluta del compositore bresciano Luca Tessadrelli. Si tratta di un doppio nuovo brano Danza ritualistica, Danza catartica, un dittico sonoro su incipit di G. P. da Palestrina pensato appositamente per l’organo e catalogato come op. 165 – II versione. 

La danza, secondo l’autore, può avere due funzioni espressive: ritualistica-celebrativa o liberatoria-catartica. Queste due tipologie di danza si intrecciano e vanno a rappresentare “l’antitesi il rigore della costruzione formale, la consequenzialità dell’eloquio sonoro (prima danza) e il carattere imprevedibile, improvvisativo e liberatorio (seconda danza)”.

Esattamente a metà dello spettacolo è stato dedicato anche uno spazio alla lettura di un racconto interpretato dall’attrice Matilde Facheris. 

L’opera, realizzata dalla scrittrice e giornalista Sandra Petrignani, si intitola Le canne più vecchie del mondo e ben si inserisce all’interno dell’iniziativa riprendendo il concetto del legame padre-figlio e la passione per la musica. 

Nel palinsesto musicale di questo progetto sono previsti altri tre concerti programmati per sabato 23 settembre, giovedì 28 settembre e sabato 30 settembre nella medesima chiesa di Lallio. Giovedì 21 settembre, invece, si terrà presso l’auditorium comunale di Lallio una conferenza con il prof. Vittorino Andreoli in cui si approfondiranno alcune tematiche che hanno caratterizzato l’attività artistica dei genitori e dei rispettivi figli sottolineando le reciproche influenze in un contesto umano e sociologico. Per questo appuntamento è preferibile la prenotazione, dato il numero limitato di posti a disposizione.

L’ingresso è sempre libero e gratuito, per informazioni più dettagliate è opportuno contattare il numero 388 58 63 106.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *