A Bergamo, «MADE Film Festival» porta la cultura di impresa sul grande schermo

Dietro le quinte della cultura del “saper fare bergamasco”, dalla grande industria alla piccola media impresa.

Dal 22 al 24 settembre 2023,  arriva la manifestazione «MADE Film Festival» ideata dalla Camera di Commercio di Bergamo che coinvolgerà il capoluogo orobico in un viaggio nel patrimonio culturale d’impresa attraverso l’audiovisivo.

Alla sua prima edizione, «MADE Film Festival» è un evento che è stato reso possibile grazie al supporto tecnico di Lab 80 film e alla sinergia e alla collaborazione con istituzioni culturali del territorio bergamasco: GAMeC, Museo delle Storie di Bergamo e Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo.

«Un ringraziamento doveroso va: al Comune di Bergamo che non solo ha inserito l’iniziativa “MADE Film Festival” nel palinsesto di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 ma che l’ha anche sostenuta e apprezzata; ai partner istituzionali e culturali; a quelli dentro il nostro sistema, quale la Camera di Commercio di Brescia; al nostro sponsor Pirelli che ci ha affiancato nella realizzatione di questo progetto dedicato alla cultura d’impresa», ha affermato la dottoressa Maria Paola Esposito, Segretario Generale CCIAA Bergamo.

«I motivi che hanno spinto ad ideare questa manifestazione stanno nella mission della Camera di Commercio: promuovere e valorizzare la cultura dell’impresa e del lavoro. Da una parte c’è l’esigenza di rispondere a una cultura carsica antindustriale e anti impresa e dall’altra parte che vuole in qualche modo spingere le imprese, gli imprenditori e i lavoratori ad acquisire una capacità di racconto che è oggigiorno importante in una società della comunicazione perché è fondamentale non solo quello che si fa ma anche saperlo raccontare, proporlo e valorizzarlo per la società in senso lato», interviene Carlo Mazzoleni, Presidente CCIAA Bergamo. 

«Abbiamo scelto di puntare  – prosegue il Presidente Mazzoleni – sull’utilizzo di uno strumento relativamente nuovo per il mondo delle imprese che è il video che è più complicato da utilizzare nella comunicazione e non è un mezzo avvezzo con cui le imprese hanno dimestichezza se non per filmati strettamente commerciali».

Quindi, «la nostra ambizione sta proprio nel riportare il video come strumento per raccontare le imprese che non riguarda soltanto il loro lato competitivo, come la parte dei “corporate movies”, ma anche il tema della cultura dell’impresa, del lavoro e delle altre sue sfaccettature e dei suoi metodi», sottolinea nuovamente il Presidente Mazzoleni.

«Questo festival è molto esteso e credo che faccia bene non solo all’arte e al cinema ma anche alle stesse imprese che hanno la possibilità di raccontarsi in un modo diverso e auspico che possa essere un riferimento per la città, affinché impresa e cinema possono dare forma a un’arte contemporanea», ha aggiunto l’Assessora Ghisalberti.

Da sinistra verso destra: Nadia Ghisalberti, Assessora alla Cultura del Comune di Bergamo; Antonio Calabrò, Senior Vice President Cultura di Pirelli e Direttore della Fondazione Pirelli; Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo; Carlo Mazzoleni, Presidente CCIAA Bergamo

«MADE Film Festival» trae origine dal progetto «MADE» che è nato per la promozione del patrimonio d’impresa, finalizzato a valorizzarne la memoria storica e la dimensione operativa attraverso un utilizzo di una pluralità di linguaggi e di forme innovative. Per questo, ha aggiunto la dottoressa Esposito, «questo progetto ha avuto il patrocinio anche delle camere di commercio nazionali». Il comitato scientifico di MADE è formato da: Maria Paola Esposito per Camera di Commercio di Bergamo, Andrea Zanoli per Lab 80 film, Micaela Deiana per GAMeC, Daniela Pacchiana per Museo delle Storie di Bergamo e Giuseppe De Luca per Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo.

Di fatto, ha spiegato l’Assessora alla Cultura Ghisalberti, «”MADE” è un esempio di come questo titolo abbia sollecitato tutto il territorio, non solo il mondo culturale ma anche quello imprenditoriale cui la produzione del patrimonio d’impresa è fortemente identitaria per il nostro territorio: si andrà a raccontare il valore dell’impresa e la sua complessità di fare impresa da sempre e oggi,  le sfide che l’impresa deve affrontare, il cambiamento  ambientale, la sostenibilità, il ruolo sociale che dipende dalla capacità di produrre nel loro fare bene e dal lavoro delle persone». «Con “MADE” si colma “un vuoto” nel mostrare la cultura d’impresa  – ha dichiarato Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo – e ho apprezzato molto questo progetto così accordato grazie alle collaborazioni con le istituzioni bergamasche e auspico quest’iniziativa che sia di lungo respiro». 

La tre giorni «MADE Film Festival» sarà costellata da una programmazione ricca e articolata e per questo sarà suddivisa in cinque sezioni: «MADE Classic», «MADE IN», «MADE Cinema», «MADE Corporate Movie Competition» e «MADE Talks».

Un frame tratto dalla sigla di «MADE Film Festival»

Si comincerà nella giornata di venerdì 22 settembre alle 17:30 con i saluti istituzionali e, a seguire, nella sala cinematografica Lo Schermo Bianco di Daste Bergamo, che ospiterà l’intera manifestazione, inizieranno le proiezioni delle opere in concorso per «MADE Corporate Movie Competition». «Dalle 160 adesioni emerse da tutta Italia, dal 2018 ai recenti 2023, verranno proiettati ventisette corporate movies che rappresentano un bellissimo mosaico di imprese, persone, prodotti e invenzioni che provengono dai settori più disparati», spiega Giorgia Goi di Lab 80 film e project manager di MADE. «Sono ventisette film estremamente stimolanti e di altissimo livello nel racconto delle tecnologie, dell’intelligenza artificiale, della fatica, della volontà e della trasformazione», esprime con entusiasmo Antonio Calabrò, Senior Vice President Cultura di Pirelli e Direttore della Fondazione Pirelli. Queste proiezioni si susseguiranno nelle giornate di venerdì (dalle 17:40 alle 21:15) e sabato (dalle 16 alle 17:20) sul grande schermo e saranno giudicate dalla Giuria composta dal Presidente di Museimpresa, Antonio Calabrò, cui si affiancheranno Andrea Colli, docente di Storia dell’economia dell’industria presso Università Bocconi di Milano e Francesca Molteni, editor, regista e curatrice, nonché fondatrice del Muse Factory.

La giornata di sabato prenderà il via alle 14 con i saluti del Presidente della Camera di Commercio di Bergamo Carlo Mazzoleni, seguirà la sezione «MADE Talks», approfondimenti e dibattiti sullo storytelling del mondo del lavoro e vedrà esperti di settore confrontarsi nei due panel di approfondimento: il primo dedicato a «Benfatto, an artisan story – case study» (ore 14), progetto multimediale di promozione dell’eccellenza artigiana Made in Italy realizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con Confartigianato Imprese;  il secondo, alle ore 15, intitolato «Audiovisivo e Purpose: Raccontare l’Anima delle Imprese» a cura di Storyfactory.

Nella serata di sabato a partire dalle 20.30, si terrà la presentazione e premiazione dei lavori promossi nell’ambito di «MADE IN», la residenza artistica che ha dato ai partecipanti la possibilità realizzare un’opera audiovisiva originale capace di evidenziare in modo libero e personale le tante sfaccettature del contesto manifatturiero locale, partendo anche dal ricco materiale d’archivio, audiovisivo, fotografico e documentale messo a disposizione dagli archivi partner del progetto. I quattro artisti selezionati, Niccolò Beretti, Davide Minotti, Giovanni Montagnana e Joe Piras, riceveranno un riconoscimento da Confindustria Bergamo. «Saranno presentati quattro cortometraggi: L’architetta Carla,che mette al centro il rapporto tra architetta e ingegnieri in un’Italia anni ’50; Diva, con protagonista una ragazza degli anni ’60 che grazie a un provino gira per l’Italia come modella;  Idealismo legleriano racconta il cambiamento del lavoor tra gli anni ’60 e ’80 nel settore tessile; Silent Tear che accompagna la mostra di Rachel  Whiteread e documenta le opere di quest’artista», racconta Andrea Zanoli di Lab 80 film e membro del comitato scientifico di «MADE».

Da sinistra verso destra: Raffaella Castagnini, Responsabile servizio Promozione e Sviluppo economia locale; Maria Paola Esposito, Segretario Generale CCIAA Bergamo; Roberta Frigeni, Direttore scientifico Museo delle Storie di Bergamo; Giorgia Goi, Lab 80 film e project manager di MADE; Andrea Zanoli, Lab 80 film e membro del comitato scientifico di MADE; Nadia Ghisalberti, Assessora alla Cultura del Comune di Bergamo

Inoltre, sempre, nella stessa sera, la Giuria assegnerà il Premio MADE Film Festival al miglior Corporate Movie del concorso conferito dalla Camera di Commercio di Bergamo con l’obiettivo di premiare le migliori opere che raccontano la cultura d’impresa, nazionale ed internazionale. Nella stessa serata, anche la Camera di Commercio di Brescia assegnerà il Premio Speciale FUTURA al corporate movie del concorso che si sarà distinto per una particolare sensibilità ai temi dell’ambiente e della sostenibilità. La Giuria è composta da Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola, Massimo Locatelli, Docente di Cinema, Fotografia e Televisione al DAMS Unicatt di Milano, Umberta Gnutti Gussalli Beretta, Filantropa.

La sezione «MADE Classics» metterà al centro i film di impresa che hanno fatto la storia: protagonisti i grandi classici dedicati all’industria, diretti da Ermanno Olmi, i suoi lungometraggi e caroselli che sono stati trasmessi dal 1969 al 1971, in Rai, e gli esordi dello stesso Olmi e del regista Jean Luc Godard con rispettivamente La diga del ghiaccio e Opération Béton di Jean-Luc Godard; questi ultimi saranno proiettati domenica 24 settembre alle 17:30.

Per quanto riguarda la sezione «MADE Cinema» verranno proiettati tre lungometraggi dal genere documentario: L’apprendistato di Davide Maldi (venerdì 22 alle 21.30), After Work di Erik Gandini (sabato 23 alle 22:30) e Il posto di Mattia Colombo (domenica 24 alle 20.45). «L’apprendistato ha protagonista un quattordicenne che si affaccia sia al mondo del lavoro sia al mondo dell’istruzione all’interno di un collegio alberghiero; After Work è una riflessione profonda sul mondo del lavoro contemporaneo e come sarà nel futuro grazie alle tecnologie e all’intelligenza artificiale; Il posto porta l’attenzione alle masse di giovani infermieri precari del Sud Italia che vanno al Nord per tentare le prove dei concorsi pubblici ed entrare nel mondo ospedaliero», conclude Andrea Zanoli.

L’accesso alle proiezioni è gratuito. Per informazioni e programma completo www.madefilmfestival.it o seguire i canali social @madefilmfestival.