Case Rosse, una graphic novel per diventare “cittadini del mondo”

Una graphic novel per capire cosa significa essere “cittadini del mondo” a partire dalla vita quotidiana. “Case Rosse” (Il Castoro) di Susanna Mattiangeli, illustrata da Rita Petruccioli, è nata come serie a fumetti, pubblicata a puntate sul magazine “Internazionale Kids” per due anni, dal 2020 al 2022, rivolta a una platea di giovanissimi (a partire dagli ultimi due anni della scuola primaria). Ora le puntate vengono raccolte in un volume, accompagnate da contenuti extra.

I personaggi della graphic novel sono bambini e ragazzi di nazionalità, culture, “colori” diversi che abitano nello stesso quartiere. Le autrici raccontano le loro giornate, scandite dalle lezioni scolastiche, dai compiti, giochi e incontri.

Bambini e bambine di oggi possono riconoscersi facilmente in queste pagine e creare quindi legami di empatia con i protagonisti. Le autrici riescono a toccare molti temi “importanti” con la giusta leggerezza e con un pizzico di ironia: dall’incontro tra diverse culture alla ricerca della propria identità, dall’amicizia all’amore, fino alle riflessioni sul futuro.

“Case Rosse” è un quartiere popolare che si trova vicino al mare. I ragazzi che vi abitano vivono insieme tante situazioni diverse, e mettono in comune sogni, speranze ed emozioni. Anche nelle amicizie più solide ci sono momenti di crisi, e affrontarli può diventare un momento di crescita. Accade lo stesso con le avventure e le sfide di ogni giorno e i cambiamenti dovuti all’età.

Joy, Mina e Giulia sono “migliori amici”. Joy ha una sorella più piccola, Lola, Mina un fratello, Dudu, che li seguono dappertutto. Per distrarli inventano un “mostro d’asfalto” che finisce per diventare il loro amico immaginario.

La loro vita è fatta di allegria e di tristezza, scelte e dubbi, come quella di qualunque altro loro coetaneo. Insieme affrontano gite, battaglie ambientaliste, i primi batticuori. La chiave di lettura più bella e sorprendente viene offerta dal piccolo Dudu, che chiede alla sorella Mina: “Che cosa sono io, inglese, italiano, nigeriano?” E lei risponde: “Sei un abitante della terra, tutta quanta”. Chissà che cosa accadrebbe se provassimo davvero a considerarci così, ampliando a dismisura confini e orizzonti.

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