Concesio, i Vescovi lombardi ai giovani de «Le Vie del Sacro»: «La meraviglia di raccontare cultura e fede»

Un pomeriggio ricco di emozioni e riflessioni quello che hanno vissuto i ragazzi e le ragazze del progetto «Le Vie del Sacro», mercoledì 20 settembre, in occasione della visita dei Vescovi delle Diocesi lombarde a Concesio, nell’anno di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

La partenza era avvenuta da Bergamo con pullman privato alle ore 13:45 dal parcheggio in Via Spino con più di una ventina di giovani de «Le Vie del Sacro»; essi erano accompagnati da Giovanni Berera e Laura De Vecchi, Coordinatori dei Dipartimenti Educativi della Fondazione Adriano Bernareggi, da don Fabrizio Rigamonti, Direttore Ufficio Beni Culturali della Curia di Bergamo e da don Michelangelo Finazzi, Vicario episcopale per i Laici e la pastorale.

Alle 15 circa, il gruppo arrivò a Concesio, nella città natale di Papa Paolo VI, dove raggiunsero Sabrina Penteriani, Delegato vescovile per la cultura e la comunicazione e don Giuliano Zanchi, Direttore della Fondazione Adriano Bernareggi, per poter visitare insieme la Collezione Paolo VI Arte Contemporanea.

Dopo essere stati accolti dal Direttore della Collezione Paolo VI Arte Contemporanea Paolo Sacchini, il gruppo è stato accompagnato a una visita guidata.

Qui, il nucleo base della collezione, che non è un memoriale sulla figura di papa Montini né una galleria di arte sacra, è la raccolta di opere tra dipinti, disegni, stampe, medaglie e sculture, frutto del vivo rapporto umano e amicale che il papa Montini, attraverso anche l’operato del suo segretario personale monsignor Pasquale Macchi, ebbe e costruì con gli artisti del panorama nazionale e internazionale del XX secolo.  Tra gli artisti presenti spiccano dei nomi di rilievo come: Matisse, Chagall, Picasso, Dalì, Magritte, Rouault, Severini, de Chirico, Morandi, Fontana, Manzù, Hartung, Guitton, Guttuso, Sironi, Scorzelli e Dina Bellotti, la ritrattista di Paolo VI.

I giovani de «Le Vie del Sacro» alla Collezione Paolo VI Arte Contemporanea a Concesio

«Questo museo è stata una bellissima scoperta; sicuramente è un tesoro da scoprire», ha detto Marta de «Le Vie del Sacro».

Successivamente, il gruppo è stato accolto nell’auditorium adiacente alla Collezione Paolo VI Arte Contemporanea per poter incontrare i Vescovi delle Diocesi lombarde i quali, la mattina, avevano visitato Sotto il Monte, luogo natale di Papa Giovanni XXIII.

«Quando è stato dato il titolo di Capitale della Cultura, abbiamo riflettuto nella costruzione di una progettazione condivisa con i musei diocesani nel particolare coinvolgimento esplicito dei giovani in un progetto capace di ideare e accogliere, nelle nostre chiese, i turisti e le persone comuni, ovvero i visitatori di prossimità», ha affermato don Fabrizio Rigamonti, Direttore Ufficio Beni Culturali della Curia di Bergamo.

Il progetto «Le Vie del Sacro» della Diocesi di Bergamo ha coinvolto 45 giovani che «hanno risposto a quest’invito, offrendo la loro disponibilità ed esperienza da protagonisti dentro un percorso formativo importante, con persone qualificate, per essere promotori culturali della comunità, per far dialogare fede e cultura», ha proseguito don Rigamonti.

«Essere in “Le Vie del Sacro” mi ha fatto sentire parte di un gruppo grande e unito all’interno di mesi intensi», ha sottolineato Marta de «Le Vie del Sacro».

«Affidare questo non semplice mandato ai giovani ha posto in gioco anche la possibilità di rilanciare un’immagine positiva e accogliente di Chiesa, che si lascia abitare ed attraversare anche da chi non la frequenta abitualmente», è intervenuto Giovanni Berera, Coordinatore dei Dipartimenti Educativi della Fondazione Adriano Bernareggi. Non solo, è stato un progetto di portata pastorale che ha adottato, « come strumento metodologico, quello della “mediazione culturale della fede”», ha continuato Giovanni Berera.

Giovanni Berera, Coordinatore Dipartimenti Educativi di Fondazione Adriano Bernareggi

«Il patrimonio artistico della Chiesa è diverso da ogni altro patrimonio culturale perché mette al centro il messaggio e lo connette alla comunità», ha dichiarato Luca, giovane de «Le Vie del Sacro».

«Abbiamo coinvolto 54 parrocchie che ci hanno aperto le porte di più di cento luoghi di culto, dalle grandi basiliche alle chiesette di montagna; questo ci ha permesso di narrare le opere nel luogo in cui sono nate, all’interno del contesto che le ha generate, l’unico in grado di dare alle opere un senso compiuto, più profondo e complesso», ha affermato Nancy, giovane de «Le Vie del Sacro».

Tra i 430 eventi culturali organizzati da questo progetto, Nancy ha ricordato il percorso realizzato con Caritas Diocesana Bergamasca «Voglio la verità di me»: «agli incontri abbiamo invitato le utenti di Spazio Irene, il servizio di accoglienza diurna dedicato all’accoglienza delle donne che vivono in strade e le ospiti di Casa Samaria, una casa di accoglienza che offre alle donne detenute in carcere la possibilità di usufruire delle misure alternative alla detenzione in un ambiente domestico. Sotto le volte delle nostre chiese le storie di queste donne si sono intrecciate con quelle di Agar, di Giuditta, di Ester e di Maria. Storie di coraggio, di dolore, di abbandono e di fiducia. Tornano alla mente le parole che Papa Francesco ha rivolto agli artisti: “non dimenticatevi dei poveri, che sono i preferiti di Cristo. Anche i poveri hanno bisogno dell’arte e della bellezza. Alcuni sperimentano forme durissime di privazione della vita; per questo, ne hanno più bisogno”».

Da sinistra verso destra: monsignor Tremolada, Vescovo di Brescia – monsignor Mario Delpini, Arcivescovo di Milano – monsignor Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo

Invece, la Diocesi di Brescia ha coinvolto, con il progetto «Custodi della Bellezza», 80 giovani provenienti dall’Università Cattolica e dall’Accademia Di Belle Arti SantaGiulia i quali hanno permesso l’apertura di ventiquattro chiese del centro storico e del Museo Diocesano Bresciano a 35 mila visitatori.

«Far conoscere e valorizzare le opere d’arte non può prescindere dall’informazione e dalla conoscenza dei giovani che hanno messo a disposizione energie, competenze e partecipazione, favorendo la riscoperta del patrimonio conservato e del loro valore identitario, spirituale e culturale della comunità bresciana», ha ricordato Anna del Museo Diocesano di Brescia.

«È stata un’esperienza molto utile e coinvolgente: ricordo, la chiesa di San Clemente, questo “contenitore di bellezza di metà ‘800” dove sono stato custode e che mi ha permesso di mettermi in gioco, spiegandolo ai turisti», è intervenuto Francesco, giovane de «Custodi della Bellezza».

Dopo queste testimonianze, l’arcivescovo di Milano monsignor Delpini ha detto: «questa responsabilità di grazia e di avventura nel dare voce alle pietre della storia e alla via della fede è motivo di gratitudine da parte di noi vescovi e auspico che questo progetto possa essere stato significativo come esperienza spirituale e professionale».

«Non aspettavo gratitudine, i vescovi sono stati molto disponibili e mi ha colpito questo segno importante della loro attenzione verso la cultura e che vedano i giovani come strumento nella valorizzazione futura della cultura stessa», ha detto con entusiasmo Cesare de «Le Vie del Sacro».

A seguire, è stata consegnata ai giovani, su volontà del Vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, l’enciclica Pacem in terris di Papa Giovanni XXIII e sono state scattate delle foto di gruppo.

I giovani de «Le Vie del Sacro» e «Custodi della Belezza» con i Vescovi delle Diocesi lombarde

Salutati i Vescovi delle Diocesi lombarde e alcuni membri della delegazione diocesana bergamasca, il gruppo de «Le Vie del Sacro» è salito sul pullman per proseguire l’itinerario a Brescia.

Nella serata, grazie alla guida di Chiara di Fondazione Musei Bresciani, il gruppo è stato accompagnato alla visita del Parco Archeologico di Brixia romana, ammirando: il santuario di età repubblicana (I secolo a.C.); il Capitolium (73 d.C.) con i resti di età imperiale e le integrazioni museali ottocentesche; la Vittoria Alata, con parte del deposito dei bronzi e il Pugile (scultura ellenistica in bronzo in prestito Museo Nazionale Romano); il teatro romano (I-III secolo d.C.) dall’esterno.

I giovani de «Le Vie del Sacro» in visita al Capitolium a Brescia.

Terminata la visita guidata, per condividere la conclusione di questa giornata speciale, il gruppo ha cenato all’interno di una trattoria della città e verso le 23, tramite il pullman privato, si è ritornati a Bergamo.  

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