Crespi d’Adda, torna “Produzioni ininterrotte”, festival della letteratura del lavoro

“Produzioni Ininterrotte”. Il Festival della Letteratura del Lavoro torna con la quinta edizione dal 7 ottobre al 24 novembre a Crespi d’Adda.

Come ogni anno in programma sono previsti una lunga e fitta carrellata di eventi: incontri con autori, visite guidate, una mostra di retrocomputing e molto altro ancora. 

Il festival che promuove la cultura del lavoro non poteva che avere origine proprio a Crespi d’Adda, villaggio operaio eretto per volere di Cristoforo Benigno Crespi nel 1878, ancora oggi perfettamente conservato e primo sito di Archeologia Industriale divenuto Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1995, con la fabbrica che occupa una buona parte della zona meridionale del villaggio (assoggettata a vincolo monumentale nel 2014 dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Lombardia) che sarà oggetto di un importante intervento di riqualificazione a seguito di un Accordo di Programma concluso tra la proprietaria Odissea S.p.A., il Comune di Capriate, la Regione Lombardia e la Provincia di Bergamo.

L’obiettivo è quello di valorizzare i paesaggi e gli edifici industriali che sono di fatto i luoghi simbolici del lavoro e che devono continuare ad esserlo nonostante, la progressiva loro dismissione e l’abbandono determinato dalla eccessiva finanziarizzazione dell’economia. Così facendo, le fabbriche diventano le scenografie su cui rappresentare e valorizzare l’elemento fondativo della nostra Repubblica.

In particolare i siti dell’archeologia industriale, protagonisti di grandi cambiamenti, con il loro fascino e la loro storia obbligano a riflettere non solo sullo sviluppo tecnologico e sui risvolti economici, ma sugli uomini che vi hanno lavorato, che ne sono stati l’anima, che magari divisi e contrapposti dagli interessi economici sono stati, tuttavia, consapevoli del ruolo che, insieme hanno giocato nello sviluppo del paese e nella propria crescita individuale e collettiva.

Giorgio Ravasio, ideatore del festival, si pone come proposito quello di trasformare, dopo anni di degrado, questo centro industriale in un polo culturale, turistico e lavorativo auspicando la possibilità che questo possa diventare un modello da replicare, poi, in tutta Italia. 

Questa edizione, organizzata dall’Associazione Crespi d’Adda con il patrocinio del Comune di Capriate San Gervasio, si inserisce nell’ambito di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 e, grazie alla collaborazione della Rete Bibliotecaria Bergamasca, quest’anno si allarga a tutto il territorio bergamasco e lombardo tra cui la città operaia di Dalmine, la suggestiva Filanda Rasica di Osio Sopra, in provincia di Bergamo, la centrale idroelettrica Italgen di Vaprio d’Adda ed il Museo della Valle dell’Adda a Trezzo sull’Adda nella provincia milanese.

Tutte queste realtà sono riunite dallo scopo di raccontare e valorizzare la tradizione della produzione di beni, che oggi si traduce in creazione di cultura e identità.

Entrando nel vivo della rassegna proposta per il 2023, emerge che nell’arco di circa un mese e mezzo sono previsti una trentina di imperdibili appuntamenti, legati tra loro da un filo conduttore: la volontà di presentare e valorizzare il mondo del lavoro mostrato in ogni sua diversa sfaccettatura.

Si tratta di un vero e proprio percorso volto alla scoperta di produzioni e produttori italiani, dalle storie degli operai ai tempi del “miracolo economico”, passando per i racconti sull’imprenditoria femminile e sugli imprenditori ai luoghi fisici di lavoro, attraverso un continuo passaggio tra passato e presente.

Si partirà il 7 con due appuntamenti all’Unesco Visitor Centre di Crespi d’Adda. I protagonisti saranno Giorgio Bigatti, Renè Capovin e Fabrizio Trisoglio che presenteranno Verso la Water Route. Vie d’acqua della Val Padana per raccontare i luoghi e gli obiettivi 2024 della prima Regional Water Route d’Italia (progetto nato nell’ambito del circuito ERIH  e promosso da musil – Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia, dalla Fondazione AEM, dalla Fondazione ISEC e ANBI Lombardia, in collaborazione con LIUC – Università Cattaneo e Associazione Culturale Crespi d’Adda), illustrando quale sia il ruolo fondamentale dell’acqua in quanto fonte di vita e fattore primario nella produzione nell’ambito del bacino idrografico del fiume Po.  Alle 17, sarà la volta di Massimo Bernardi con il suo libro I fantasmi della Fabbrica Alta. La Fabbrica Alta, ex lanificio collocato nella località di Schio, costruito per opera di Alessandro Rossi nel 1862, rappresenta uno dei simboli della prima industrializzazione italiana. Rossi è stato anche fondatore di una company town spesso accomunata al villaggio operaio di Crespi in quanto modello urbanistico e sociale.

Tra le proposte si colloca anche una mostra sull’evoluzione delle tecnologie informatiche e digitali dal titolo Computer Stories. Scene da un passato prossimo: da Alan Turing a Steve Jobs, che è stata inaugurata, con la partecipazione del museologo Massimo Negri, venerdì 6 ottobre alle ore 18 e potrà essere visitata fino al 22 ottobre.

Non mancheranno, poi, letture teatrali, un laboratorio sulla storia dei videogiochi, un Ted Circle, ovvero un format per stimolare conversazioni, e uno scambio di idee sul tema del passaggio dalla rivoluzione industriale a quella digitale, incontri e discussioni su contenuti legati alla nostra contemporaneità.

Una rassegna ricca di eventi tra cui scegliere atta a soddisfare le più diverse esigenze e curiosità culturali e, quindi, in grado di attrarre l’attenzione di tutti, proprio per la molteplicità e varietà dei temi trattati. 

Il programma della rassegna è consultabile su www.produzioniininterrotte.it

Tutte le iniziative sono ad ingresso libero fatta eccezione per le visite guidate. Per prenotarle ci si può recare sul sito www.crespidadda.it o inviare una e-mail a info@crespidadda.it

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