Dal diario di Erica Villa: l’amicizia dura per sempre, anche oltre la morte

Sicilia, settembre 2021: Ortigia, Siracusa, Noto, Marzamemi, Modica, Scicli, Ragusa - foto Marco Calvarese

Erica Villa è una ragazza con disabilità che ha trovato nella scrittura uno strumento di espressione, resistenza e rinascita. Nei suoi articoli racconta alcuni aspetti della sua vita quotidiana, evidenziandone fatiche e conquiste. Qui scrive a Guen, amico immaginario del suo diario, raccontando una preziosa storia d’amicizia che resiste nel cuore oltre la morte.

Un ritratto di Marta

Caro Guen,

oggi mia mamma, mi ha messo la felpa che mi ha regalato Marta ad un mio compleanno, coincidenza vuole che ieri mia mamma ha ricevuto una telefonata da mia sorella, però non mi ha detto nulla.

Ho capito subito che c’era qualcosa che non andava e allora mi ha risposto che mia sorella aveva forato per lasciarmi andare a scuola tranquilla. Tornata a casa ho visto la macchina di mamma parcheggiata fuori dal cancellino… sono salita in macchina e mia mamma mi ha fatto vedere il giornale e mi dice: “Guarda chi c’è qui?” e io le risposì: “Chi?”, ho visto la foto della mia migliore amica Marta e sono scoppiata a piangere per tutto il viaggio da casa mia a casa sua.

Si è spenta alle 15.30 di pomeriggio.

Sapete cosa mi hanno regalato i genitori e il fratello di Marta? Allora… il suo pupazzo preferito, due o tre sue maglie e una felpa.

Il giorno del suo funerale pioveva a dirotto e, per questo motivo, non sono riuscita a partecipare completamente al lutto, ma non era proprio un giorno triste, perché durante il funerale, le hanno messo la canzone SEI FANTASTICA di Max Pezzali e l’inno della Juventus perché era una juventina sfegatata e il suo calciatore preferito era Alessandro Del Piero e, se volete sapere di più, i suoi genitori mi hanno detto che, durante una partita della juventus andata in onda in televisione, i calciatori hanno indossato la maglia con la sua foto e la scritta “SEI FANTASTICA”.

Marta è morta per un tumore al braccio.

Inizialmente la sua famiglia aveva pensato che il dolore fosse dovuto ad una leggera contusione, dato che lei nel tempo libero praticava la pallavolo; i giorni passavano e lei sentiva sempre più dolore. I genitori si sono preoccupati sempre di più e hanno deciso di farla visitare. I medici le hanno diagnosticato un tumore e le hanno detto che sarebbe stata necessaria un’operazione. Marta, dopo tanta sofferenza è mancata due anni e mezzo dopo.

Con Marta facevo la matta, sia a scuola, sia alle nostre feste di compleanno! Ne abbiamo combinate di cotte e di crude!

Aveva sempre il sorriso stampato sulle labbra e… era una baciona! Quanti ricordi!

Marta ti voglio tanto bene  

TREDICI ANNI DOPO…

2 aprile 2021

Stanotte dopo aver scritto un po’, decido di andare a dormire. 

Mi siedo sul mio letto, tolgo gli occhiali, sciolgo la coda, spengo la luce e buonanotte. 

Cinque minuti dopo aver appoggiato la testa sul cuscino, ti sogno e ti parlo. 

Sento ancora la tua voce che tranquillizza i miei pensieri, dicendomi: “Ciao Erica, stai tranquilla, ti proteggo io!”, accarezzandomi la testa.

Era da tanto che ti cercavo, ma non mi rispondevi; stavolta l’hai fatto. 

Hai aspettato che mi addormentassi, per darmi un bacio sulla guancia e dirmi: “Ora devo andare, ma sono sempre vicina a te!”.

Grazie Marta!

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