L’opera dei Fantoni da Rovetta a Cerveno, quattro video per raccontare storie di bellezza

Quattro brevi video che raccontano l’opera della bottega dei Fantoni dalla bergamasca Rovetta alla bresciana Cerveno, saranno trasmessi per un mese sugli schermi dell’aeroporto di Bergamo e delle stazioni della metropolitana di Brescia.

Si tratta dell’esito del progetto “I Fantoni tra Bergamo e Brescia”, voluto e finanziato dai Rotary Club Città di Clusone e Brescia Nord. Le due realtà hanno voluto portare il proprio contributo al programma di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura, dando vita ad un progetto di comunicazione culturale dedicato alle opere di un artista bergamasco in provincia di Brescia.

Come spiegato all’evento di presentazione dell’iniziativa – lunedì 2 ottobre presso la Rotary house di Brescia – il desiderio dei club è stato sin da subito quello di valorizzare le realtà culturali non delle città, bensì delle valli.

Sin da subito l’obiettivo è stato puntato sulla bottega dei Fantoni, famiglia di intagliatori del legno di Rovetta, attivi dal tardo Trecento sino all’Ottocento.

“I Fantoni hanno decorato e arricchito numerose chiese della Valle Seriana, ma sporadicamente hanno lavorato anche in Valle Camonica”, ha spiegato Matteo Benzoni, del Rotaract di Clusone, che ha lavorato sul materiale d’archivio di Casa Fantoni per il progetto.

“Abbiamo voluto ricordare e valorizzare una famiglia che per secoli ha prodotto opere lignee e marmoree geniali – ha dichiarato Anselmo Agoni, presidente del Rotary Club di Clusone -. I Fantoni gestivano una realtà prodigiosa per procurarsi il marmo”.

Pillole d’arte per un pubblico di passaggio

I quattro brevi video, della durata di un minuto ciascuno, sono dedicati ad alcune opere di Andrea Fantoni (1659-1734) presenti nella chiesa parrocchiale di Cerveno, piccolo centro della Val Camonica.

“I cortometraggi sono stati pensati come delle pillole per un pubblico distratto, di passaggio, che possa tuttavia essere catturato da queste immagini e decidere di andare a visitare Cerveno o Rovetta”, ha spiegato Alberto Nacci, regista che ha prodotto i video.

Dopo aver abbandonato l’idea di riprendere il Cristo deposto per l’impossibilità di pulire il vetro del sarcofago che lo custodisce, Nacci ha deciso di puntare i propri obiettivi su tre opere.

“Il primo corto è dedicato al crocifisso ligneo, recentemente restaurato, di cui ho cercato di cogliere i dettagli, realizzati con grandissima abilità – ha spiegato Nacci -. Il secondo, invece, alla decima stazione della via Crucis, l’unica del Sacro monte di Cerveno realizzata dal Fantoni: mi sono concentrato sui volti delle persone, che secondo alcuni storici dell’arte potevano essere quelli degli operai della bottega Fantoni. Il terzo è dedicato alle formelle sul ciborio dell’altare maggiore della parrocchiale, che rappresentano scene della Passione di Cristo: si tratta in quest’unico caso di un’opera non restaurata”.

L’ultimo cortometraggio è un video di sintesi, che raccoglie immagini da tutti i precedenti. Ciascuno di essi ha la medesima struttura: la parte iniziale è dedicata a Rovetta, con le immagini di Casa Fantoni, quella bottega dove gli artisti della famiglia hanno sempre lavorato, mentre quella finale al paese di Cerveno. Nella parte centrale vengono raccontate invece le diverse opere.

I video saranno riprodotti a partire da questi giorni sugli schermi dell’aeroporto Caravaggio di Orio al Serio, nelle diciassette stazioni della metro di Brescia, ma anche al Museo di Santa Giulia e al cinema Eden di Brescia.

  1. Ottimo lavoro! Le nostre valli hanno patrimoni artistici poco conosciuti che meritano di essere valorizzati.

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