Molte Fedi, “Dunque c’è la luce” nei versi di Chandra Livia Candiani

Sarà la poetessa milanese Chandra Livia Candiani, ad aprire gli appuntamenti di novembre della rassegna Molte fedi sotto lo stesso cielo, giovedì 2 alle ore 18 presso l’Aula Magna di Sant’Agostino (non più all’Abbazia di Sant’Egidio in Fontanella)Titolo dell’incontro sarà Dunque c’è la luce, dalla poesia che dà il titolo alla rassegna di quest’anno.  

«È veramente un piacere ospitare Chandra Livia Candiani, amica di Molte Fedi, che quest’anno ci ha “donato” un suo verso per il titolo della rassegna – afferma Daniele Rocchetti, direttore della rassegna –. L’appuntamento cade in giornate in cui nelle differenti culture si ricordano i morti: attraverso le poesie di Chandra proveremo a suscitare una riflessione sull’idea della nostra finitudine, sui legami che neppure la morte fisica cancella, sull’ipotesi dell’Oltre e sui nessi che, malgrado le nostre rimozioni, uniscono in maniera inscindibile la morte alla vita. Della morte siamo soliti dire che è l’unica certezza, e forse anche per questo ci sembra più sensato volgere i nostri pensieri alle possibilità della vita piuttosto che a ciò che resterà comunque incomprensibile, imprevedibile, inevitabile». 

Venerdì sera ospiteremo invece Luca Misculin, giornalista del Post, e don Mattia Ferrari, cappellano della ONG Mediterranea Saving Humans, che con Diari di bordo. Storie dal Mediterraneo ci restituiranno una fotografia sulla situazione delle rotte migratorie nel Mediterraneo. L’appuntamento è all’Auditorium del Liceo Mascheroni alle ore 20.45. La serata è organizzata in collaborazione con Finisterrae, il gruppo di giovani e geopolitica delle ACLI di Bergamo. 

«Quello delle migrazioni è uno dei temi più dibattuti e divisivi dell’ultimo decennio – afferma Michele Tallarini, responsabile del gruppo Finisterrae – ed è per questo che ci affideremo, per l’appuntamento di venerdì sera, ai racconti diretti e alle analisi di due professionisti che, su versanti diversi, hanno affrontato e affrontano in prima persona il fenomeno. Un “viaggio, un “diario di bordo” per aiutarci a comprendere meglio una questione che è cruciale ma dalla quale sempre più spesso viene esclusa la componente umana, relegando vite ed esperienze umane a semplici righe di cronaca. Un’occasione preziosa, dunque, per capire quale sia la situazione nel Mediterraneo oggi, come viene raccontata, quali sono gli attori coinvolti e quali potrebbero essere gli sviluppi futuri». 

Entrambe le serate sono su prenotazione al sito Molte Fedi, all’interno del quale si possono trovare anche tutte le informazioni per i prossimi eventi della rassegna.