Cene con delitto in Seminario: un modo diverso per parlare di vocazione

7 personaggi che raccontano una storia dal retrogusto noir, con un finale tutto da scoprire. 5 appuntamenti possibili in cui vivere l’esperienza. 1000 adolescenti potenzialmente coinvolti. Il tutto, per trovare 1 solo colpevole.

 È nata in una strana mattina d’estate, quasi per scherzo, l’idea di allestire una cena con delitto in seminario per raccontare ai giovanissimi il caso serio della vocazione. Vocazione, cioè come si capisce e si decifra la domanda che chiede cosa fare della vita che ci si ritrova fra le mani. L’intuizione del format “cena con delitto” viene da un gruppo di seminaristi di 4° teologia, che, a due anni dal diventare preti si vedono affidare per un anno il compito di raccontare in lungo e in largo nella diocesi l’esperienza del seminario.

Un giallo per raccontare la vita: in fondo, sempre di un mistero si tratta, che si può sciogliere solo a patto di dare fiducia agli indizi. Si invitano i ragazzi per cena in seminario, a gruppi di 200: aperitivo, burger e dolce, intervallando le tre portate con un gioco che mette in scena un caso da risolvere.

Gesù ha chiamato un giovane ricco a seguirlo da vicino, ma la sua cerchia ristretta – Pietro, Giovanni, Luca, la Maddalena e Simone lo zelota – hanno le proprie buone ragioni per non volerlo tra i piedi. Sta di fatto che il giovane non si presenta al primo appuntamento e bisogna scoprire che fine ha fatto: la meschinità da cui non sono esenti nemmeno gli apostoli (e di cui i vangeli danno un certo riscontro) rende tutti potenzialmente sospetti… Almeno di averlo scoraggiato o fatto allontanare.

Chi sarà stato? Come rendere giustizia alla chiamata andata buca fatta a questo giovane di belle speranze? Qua il gomitolo inizia ad annodarsi e gli aspiranti detective dovranno provare a sbrogliare la matassa: alcuni giochi, test e prove permetteranno di guadagnare quegli indizi attraverso cui riuscire a scagionare qualcuno e a ricostruire come sono andati effettivamente i fatti.

Al termine della cena, un momento di riflessione e di preghiera chiude la serata: è l’occasione per riflettere sulla storia di una chiamata che raggiunge anche noi e ciascuno dei nostri ragazzi, attraverso ciò che vivono ogni giorno. Una chiamata alla felicità che, se lasciata andare, è persa. Occasioni di pienezza che bussano alla vita e chiedono, proprio come in una storia crime, di essere riconosciute, di seguire gli indizi, di dare fiducia a Colui che rende il mistero della vita più intrigante che indecifrabile. 

La cena con delitto edizione vocazionale per gruppi adolescenti degli oratori sarà il 23 novembre, l’8 febbraio, il 14 marzo e il 9 maggio. Restano pochi posti: per iscriversi è necessario scrivere a operabarbarigobg@gmail.com.

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