Gruppo Samuele, giovani in cammino. Un’esperienza di Chiesa che cresce

A poco più di vent’anni dal suo esordio sulla scena pastorale della nostra Diocesi, il gruppo Samuele continua a essere un’esperienza significativa per un buon numero di giovani bergamaschi. Si tratta di un’esperienza di catechesi e di primo annuncio che vorrebbe aiutare a far crescere la propria fede affinché possa all’altezza dell’esperienze con cui la vita giovanile si confronta: “Pronti a rendere ragione della speranza che è in voi”, direbbe la prima lettera di Pietro.

È un percorso di due anni. Il primo anno si lavora sui fondamentali della fede cristiana: chi è Gesù, perché vale la pena credere, quale significato hanno i sacramenti, quale prospettiva ha l’idea di una vita come vocazione, che senso ha la morte… Il secondo anno è ciclico: un anno si lavora sul tema della preghiera e l’anno successivo sui grandi temi della morale.

Sono 60 i giovani che, dalla Val di Scalve ai confini della pianura bergamasca, aderiscono al primo pezzo del percorso, e poco meno di cento quelli che si apprestano a cominciare l’itinerario spirituale incentrato sulla preghiera. Giovani diversi per età, provenienze ed esperienze, che rendono visibile un tessuto vitale estremamente interessante del nostro corpo ecclesiale: sono quei giovani che mostrano come la fede cristiana possa avere ancora una chance di futuro. Credere in Gesù di Nazareth è una scelta ancora possibile, un significato dell’esistenza che non stona con la vita universitaria, con la voglia di divertirsi, con il lavoro e con ciò che colora di significato l’età che prepara al diventare adulti. E non si è da soli a vivere questo, ma altri giovani hanno desiderio di condividere la loro fede con coetanei che possono capire e mettere in gioco la propria esperienza.

Il gruppo Samuele è un tempo in cui rimettere ordine nel baule interiore in cui si sono depositate le cose della fede, a volte lasciate ammonticchiare in un modo che le ha rese più polverose e meno interessanti. Solo che quel baule non è uno scompartimento del cervello, ma del cuore: è lo stesso luogo in cui prendono forma le idee, le ambizioni, gli amori e i tentativi che danno forma alla vita. Come dice papa Francesco “La Tradizione della Chiesa, o è viva, o non è”: pertanto la preoccupazione del gruppo Samuele, che ha cadenza mensile, è mettere ordine tra le cose della fede non soltanto a livello di conoscenza, ma a livello di cuore, perché l’incontro con il Risorto possa diventare un’esperienza vitale, concreta e possibile. È un’esperienza di chiesa che cresce e che fa le prove generali del futuro.

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