Magico galoppo da Grandate a Bergamo: il Museo del Cavallo Giocattolo inaugura «La Città dei Cavalli Incantati»

I giocattoli sono da sempre una dimostrazione che la magia della fanciullezza può essere rivissuta, anche per un istante. Direttamente dal Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate (CO) arriva a Bergamo, sabato 2 dicembre, l’inedita mostra «La Città dei Cavalli Incantati» in occasione di « Che spettacolo il 2023!», il primo programma family friendly di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Nata dalla collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune, quest’esposizione sarà allestita a misura di bambino e metterà al centro la più affascinante collezione di cavalli giocattolo, fedeli compagni di fantastiche avventure dei bambini di tutti i tempi, per invitare grandi e piccini a scoprire quanti tesori e quanta bellezza custodisce la città bergamasca, all’interno dell’ex Chiesa della Maddalena.

L’Assessora alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti spiega: «Grazie a questa mostra, Bergamo diventa ‘La città dei cavalli incantanti’, un luogo speciale dove i bambini potranno lasciarsi stupire da splendidi giocattoli che dialogano con i luoghi più significativi della nostra città attraverso un percorso davvero unico e sorprendente, anche nella narrazione fiabesca che lo accompagna.

Nel contesto dell’ex Chiesa della Maddalena, sempre accogliente e suggestivo, quest’esposizione sarà certamente capace di trasportare i visitatori in un’atmosfera magica di festa e di rivelare ai più piccoli un mondo di grande fascino, quello del cavallo giocattolo, forse poco conosciuto e lontano dalle loro abituali traiettorie di svago e divertimento».

«La Città dei Cavalli Incantati» sarà concepita come una grande narrazione, una sorta di gigantesco albo illustrato che racconterà la magica galoppata dei cavalli giocattolo del Museo fino a Bergamo, città natale del grande cavallo a dondolo Carla in una fredda notte di dicembre. La narrazione verrà affidata a Laura Salvi, illustratrice e autrice di libri dedicati all’infanzia, che ha saputo coniugare le storie dei giocattoli con quelle della città, in un racconto dove gli oggetti antichi accompagneranno i visitatori alla scoperta della città di oggi: da Piazza Vecchia alla Valle della Biodiversità, dal Bosco della Memoria al Sentierone.

Una foto dell’allestimento della mostra «La Città dei Cavalli Incantati»

Inoltre, ci sarà anche una grande giostra, progettata in forme contemporanee dall’architetto Roberta Radaelli, che ha curato il progetto di allestimento della mostra, su cui sono allestiti tre monumentali cavalli , tra cui Valdo, scolpito in legno dallo scultore Frederich Hein nel 1870. Dal suo laboratorio uscivano i migliori cavalli intagliati di tutta la Germania ed erano stati nominati “i cavalli da parata di Dresda”.

«È come se bambini e famiglie venissero trasportati dentro la storia – spiega Giovanni Berera, Curatore del Museo del Cavallo Giocattolo – e diventassero parte della narrazione insieme ai cavalli giocattolo. Sono molto orgoglioso che i nostri cavalli possano accompagnare i bambini in questo percorso magico alla scoperta della bellezza della città di Bergamo».
«Ci saranno una cinquantina di cavalli giocattolo, di tutte le misure, di cui quindici sono stati scelti per raccontare Bergamo per la grandezza, la qualità estetica e le decorazioni, mentre altri saranno in teche perché alcuni sono dei cavallini dei soldatini di stagno e altri intagliati nel legno», svela Berera.
E per i bambini che avranno il desiderio di cavalcare un cavallo giocattolo, per questa mostra, saranno esposti, «tre cavalli che sono frutto di una donazione recentissima di uno scultore svizzero, appassionato di intagli legno e che è venuto parecchie volte nel nostro museo», aggiunge Berera.

In mostra, la realtà e l’immaginazione si intrecceranno dando vita a un percorso molto suggestivo che farà respirare la stessa atmosfera che si percepisce a Grandate, dove una vecchia scuderia è diventata un museo e dove i campioni del trotto sono diventati preziosi balocchi. I cavalli si trasformano per incanto in dondoli, tricicli, cavalli da giostra e calessini. Antichi e moderni, di latta e di legno, a molle e a ruote, tutti i cavalli hanno un nome proprio che racconta la loro storia.

Come Marc, un elegante cavallo a dondolo, costruito nel 2000 dai fratelli Stevenson, i giocattolai ufficiali della Casa Reale inglese. Il suo movimento sembra riprodurre una vera cavalcata e da decenni i bambini inglesi imparano i primi rudimenti di equitazione su giocattoli come questo. Oppure Fortunato, che si distingue per le sue forme stilizzate e geometriche. È un giocattolo italiano realizzato, durante gli anni del Futurismo. Porta, infatti, il nome di uno dei più grandi artisti futuristi, Fortunato Depero, che disegnò e realizzò molti giocattoli. Attualmente, sono conservati in museo più di 670 cavalli giocattolo, molti dei quali sono donazioni.

Esterno del Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate (CO)

«Il tema del dono è molto caro al museo perché dà la possibilità di rimettere a disposizione un oggetto caro per la gioia dei bambini e quest’aspetto è affine anche al dono in occasione di Santa Lucia», dice Berera.

Al tempo stesso, ne «La Città dei Cavalli Incantati» ci sarà posto anche per il design contemporaneo e al talento delle nuove generazioni. Si potranno ammirare quattro cavalli a dondolo realizzati dagli studenti della quinta E (anno 2019/20) del corso di Design Industriale del Liceo Artistico Statale Fausto Melotti di Cantù. Sono l’esito di un progetto realizzato nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), che ha visto i ragazzi impegnati nella progettazione di un cavallo a dondolo, dopo una serie di incontri con i toy designer di Chicco, brand di Artsana Group, e con i professionisti di aziende d’arredamento specializzate nella tecnica del legno stratificato curvato. Gli studenti, dopo un approfondito studio di ricerca, hanno progettato una serie di cavalli a dondolo, quattro dei quali sono stati poi realizzati da alcune aziende di Cantù, città simbolo del mobile e del legno. «Il lavoro con il liceo di Cantù rappresenterà l’ultima sezione della mostra per dare testimonianza che il design del giocattolo è qualcosa che continua perché il cavallo a dondolo affascina molto per le forme e il movimento», conclude Berera. Quest’anno, i quattro cavalli giocattolo sono entrati a far parte della collezione del Museo del Cavallo Giocattolo, a testimonianza di una ricerca formale che prosegue ininterrotta da secoli.

Così «La Città dei Cavalli Incantati» sarà molto più di una mostra; sarà un luogo di suggestione e meraviglia, dove passato e futuro si incontreranno, dove le generazioni scambieranno sogni e ricordi, dove gli adulti torneranno bambini e i piccoli sognano ad occhi aperti.

L’inaugurazione si terrà sabato 2 dicembre alle 16 nell’ex chiesa della Maddalena in via Sant’Alessandro 38 a Bergamo con il taglio del nastro (per partecipare, iscriversi su Eventbrite) . Si potrà visitare fino al 7 gennaio 2024 a ingresso gratuito. Orari: giovedì e venerdì dalle 15 alle 18 mentre sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Nella festività di Santa Lucia, prevista mercoledì 13 dicembre ci sarà un’apertura straordinaria.