“Perché dentro quel rancore si può ancora per – donare”. Così Matteo Faustini giovane e talentuoso cantautore si esprime nella canzone che ha portato a Sanremo 2020, “Nel bene e nel male”. Nei giorni scorsi è stato ospite dell’associazione il Greto con un “Concert House”, in un dialogo di canzoni, musica e racconti condotto da Gregorio Fortunato di Radio Millenote. Si è trattato di una formula nuova tra concerto e spazi di condivisione/riflessione, capaci entrambi di arrivare negli spazi più profondi del nostro essere.
È un personaggio particolare Matteo, non canta solo con una splendida voce, ma soprattutto con il cuore.
Spazio alla musica tra “Sensibile” “Vorrei” “Un girasole innamorato della luna” e tante altre, capaci di coinvolgere il pubblico anche attraverso duetti improvvisati.
Non è mancata una canzone sul mistero di Dio e della sua apparente assenza nei momenti di dolore .
Matteo nella seconda condivisione ha anche raccontato l’esperienza di Sanremo 2020 … tanta gioia per aver ricevuto il Premio Lunezia per il valore musicale e letterario e tanta rabbia per l’opportunità sfumata del traino del dopo Sanremo (dopo 12 giorni dal Festival tutto chiuso per il Covid e tanta sofferenza).
Ricordando questi momenti Matteo ha riconosciuto che ”serve un grande equilibrio perché in un mese passi dalle stelle, successo per il traguardo raggiunto, sorrisi di Amadeus, gli applausi e poi il pianto per la mia situazione personale e per tutto quello che stava succedendo nei nostri paesi”.
E proprio allora nel chiuso della sua stanza ha ripreso a scrivere canzoni.
“Ma come si definisce Matteo Faustini”? ha chiesto il direttore di Radiomillenote, “Raccoglitore paziente di esperienze ” è stata la pronta risposta del giovane che ha aggiunto come lui senta il bisogno di intraprendere il suo percorso di cantautore, concentrandosi totalmente sulla scrittura delle sue canzoni e sviluppando costantemente la sua esigenza di sperimentazione e ricerca nel campo musicale; luogo in cui riesce a far fluire i suoi sentimenti in modo costruttivo.
Matteo però non è solo musica e autore di splendidi e significativi testi: è un maestro di scuola capace di incantare i ragazzi che incontra.
Due ore di musica, di applausi, due ore di emozioni e di dialoghi importanti che hanno toccato il senso della vita di ciascuno di noi e non solo dell’artista.
Salutando i suoi fans arrivati persino dalla Sicilia e dal resto d’Italia, Matteo ha confessato: “Sono grato alla musica perché mi ha salvato in molte occasioni e spero che chi ascolterà le mie canzoni anche in futuro … magari non gli salverà la giornata ma almeno il pomeriggio …o lo spazio di un ascolto”.