Catechesi d’Avvento su BergamoTv. Insieme nella ricerca

Proseguono le catechesi di Avvento su BergamoTV, in prima visione ogni sabato sera dopo il Tg e poi disponibili online. La veglia e la conversione, che hanno caratterizzato le prime due settimane di cammino, lasciano spazio al tema della ricerca.

È il quarto Vangelo, quello di Giovanni, a presentarci, sotto nuova luce, la figura del Battista. Alle domande degli inviati da Gerusalemme per interrogarlo e verificare la legittimità del suo operato, egli nega di essere il Cristo o Elia e si presenta semplicemente come voce di qualcun altro, che è già in mezzo a loro. Nessun narcisismo, ma pura testimonianza. È l’amico dello Sposo, che esulta per la sua voce e che sa di dover diminuire perché Lui possa crescere.

Il nostro itinerario insieme nella ricerca ci ricorda anzitutto la necessità di lasciare emergere senza paura le grandi domande della vita: “Chi siamo?”, Dove andiamo?”, Chi è per me Gesù che viene?”. E cercare insieme le risposte. Ma tra le domande è bene chiedersi anche “Chi non siamo?”, allontanando così ogni tentazione di dire noi stessi, o le nostre passioni, piuttosto che il Signore. L’Avvento diventa così tempo di attesa attiva, durante il quale il Signore non è ingabbiato dentro il presepe, ma è portato nella nostra vita, o meglio fa della nostra vita un vero cammino, sempre in movimento: come nel presepio dei bambini, che nelle case muovono le statuine dei vari protagonisti.

La ricerca condotta insieme apre al tema della responsabilità, quarta stella del cammino sinodale: è la stella che si occupa della partecipazione e della condivisione delle responsabilità dentro la comunità cristiana. Con l’aiuto di Federica Crotti, trentasei anni, dal settembre scorso vicedirettrice dell’Ufficio per la Pastorale dell’Età Evolutiva della Diocesi, proveremo ad approfondire quel modello di partecipazione costituito dalle equipe educative degli oratori. Si tratta di un’esperienza di gruppo, tra laici e sacerdoti, che insieme si prendono a cuore la regia pastorale ed educativa degli oratori. L’obiettivo di questa forma di corresponsabilità è di rimanere fedeli all’origine dell’oratorio, di custodirne il senso, senza dimenticare l’appello a rispondere alle istanze e alle esigenze dei giovani d’oggi. Proveremo a capirne i punti di forza e quelli di debolezza, in quel percorso tra laici e presbiteri che, non senza fatiche e con qualche resistenza, imparano in maniera vicendevole ad affidare e ad affidarsi. E per questo occorre investire nella formazione personale, pastorale e comunitaria. Molti passi sono stati compiuti nella direzione di una responsabilità sempre più condivisa, altri sono immaginabili, ma spesso il passo più difficile è sempre il primo.

Anche questa settimana, la catechesi si chiuderà con la presentazione di alcune proposte di Caritas per l’Avvento: il Dormitorio Femminile Palazzolo e lo Spazio Irene.

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