La luce nella notte: una porta aperta ai passanti in Città Alta. Alla ricerca di Dio

Una serata di evangelizzazione, fatta di inviti rivolti dai giovani ad altri giovani e di incontri che aprono alla ricerca di Dio.

Sabato 13 gennaio torna in Città alta “La luce nella notte”, iniziativa promossa dall’Ufficio per il Primo annuncio della diocesi di Bergamo, giunta quest’anno alla 14^ edizione.

Le serate de “La luce nella notte” hanno il loro centro, come sempre, nella chiesa del Carmine, ma coinvolgono innanzitutto le strade e i luoghi d’incontro di Città alta.

“Si tratta di una prassi di evangelizzazione dei giovani a favore soprattutto dei giovani, ma che coinvolge anche persone adulte – spiega don Flavio Bruletti, direttore dell’Ufficio Primo annuncio -. Questa realtà esiste già da molti anni in varie diocesi, a Bergamo siamo arrivati ormai al 14° anno”.

L’iniziativa nacque su sollecitazione di Papa Giovanni Paolo II, che intuì come l’evangelizzazione dei giovani dovesse vedere come protagonisti altri giovani.

Così ad essere coinvolto come “evangelizzatore” nella Luce nella Notte c’è ogni volta un gruppo costituito da una trentina di giovani. “Vengono da realtà diverse – prosegue don Flavio -. Alcuni dalle parrocchie, altri da associazioni e movimenti ecclesiali, altri ancora non vivono una forma di impegno particolare ma sentono forte il tema dell’evangelizzazione”.

L’esperienza, per loro, ha inizio il sabato pomeriggio. “Ci incontriamo per un momento formativo, in cui mettiamo a fuoco temi e metodi dell’evangelizzazione, e una condivisione in cui ciascuno racconta di sé. Dopo la cena insieme, ci dedichiamo all’allestimento della chiesa del Carmine, nella quale creiamo un angolo di accoglienza, spostiamo i banchi in una disposizione particolare e creiamo una situazione di buio, con le luci solo sull’Eucaristia, che sta al centro”.

Da qui inizia l’attività vera e propria degli evangelizzatori, che – dopo un momento di preghiera durante il quale ricevono il proprio mandato – si dividono in quattro gruppi, per svolgere altrettanti ministeri.

“Ci sono innanzitutto le coppie che si recano nelle strade e nelle piazze per rivolgere ai giovani che incontrano un invito semplice: consegnano delle cartoline, che contengono delle immagini e delle frasi provocanti, che aprono interrogativi. Il loro compito è di invitare a venire in chiesa per incontrare il Signore, suscitando curiosità”.

E il riscontro di questi inviti vede generalmente un terzo delle persone che manifestano disinteresse, un terzo che scambiano qualche battuta e infine un terzo che accettano e si recano in chiesa.

Qui, al Carmine, c’è un secondo gruppo di evangelizzatori che si occupa di accompagnare nella preghiera. I giovani e in generale chi si presenta in chiesa è invitato a fermarsi nei banchi, scrivere su un foglietto un’intenzione di preghiera e, accompagnato da un altro giovane in cammino verso l’Eucaristia, pregare insieme a lui. 

“Si crea così una fila di giovani che camminano verso Gesù, insieme recitano il Padre nostro e affidano le intenzioni che hanno scritto. Scesi dall’altare, ritirano un frammento di un rotolo della Parola di Dio, che portano con sé perché rimanga nella propria vita”.

In questo momento c’è anche la possibilità di incontrare dei sacerdoti, per confessarsi o anche solo per un momento di dialogo. “Sono davvero tanti i giovani che raccontano la propria apertura alla ricerca della fede, tanti si riaccostano al Signore dopo tanti anni: emerge da molti come il desiderio di Dio nei giovani non sia spento, ma solo sommerso e bisogna creare le condizioni perché possa emergere”.

Nel frattempo c’è anche un altro gruppo di giovani che si occupa del canto e della proclamazione della Parola di Dio e un altro ancora che si ferma in Chiesa tutta sera a pregare per dare un sostegno all’esperienza in corso.

La chiesa del Carmine rimane aperta dalle 21 a mezzanotte.

Quello di sabato 13 gennaio è il terzo dei sei appuntamenti della Luce nella notte organizzati per questo anno pastorale.

“Abbiamo programmato anche altre occasioni di evangelizzazione – conclude don Flavio -. Il sabato prima di San Valentino, per esempio, saremo sul Sentierone per consegnare dei passi della Parola di Dio che permettono di riflettere sull’amore. Abbiamo pensato inoltre ad una proposta per la prossima estate: una settimana di evangelizzazione in spiaggia, a Cesenatico”.

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