Preghiere in musica nella chiesa dei Celestini con l’Ensemble vocale Calycanthus

In un connubio perfetto di bellezza sonora e fascino architettonico, l’antica Chiesa di San Nicolò ai Celestini in Bergamo, di proprietà delle Suore Sacramentine, sarà teatro di un evento concertistico di beneficenza in programma domenica 21 gennaio alle 16, organizzato e promosso da Alessandro Bottelli e sostenuto grazie al contributo di Fondazione Cariplo.

Protagonista, l’Ensemble vocale Calycanthus di Parabiago (MI), una compagine pluripremiata e caratterizzata da una vitale versatilità (il repertorio dà spazio anche a jazz, pop-music e spiritual) nata nel 1997 su iniziativa dell’attuale direttore Pietro Ferrario.

Oltre ad aver tenuto concerti in tutta Italia e all’estero, il coro ha conseguito infatti una lunga serie di premi in concorsi corali nazionali e internazionali. Nel 2007 ha inciso il CD di musica corale contemporanea “Aurora” per Bottega Discantica e nel 2012 il CD “So pop, so jazz”, per SMC di Ivrea.

Il gruppo ha tenuto prime esecuzioni assolute di pagine di importanti compositori come Miškinis, Dubra, Corghi, Bianchera, e prime esecuzioni italiane o europee di brani di Sixten e Antognini, intraprendendo importanti percorsi tematici, tra i quali si ricordano l’esecuzione integrale delle Messe per doppio coro di Frank Martin e Joseph G. Rheinberger, oltre a un progetto sulla musica corale di Eric Whitacre e Ivo Antognini. Di rilievo la partecipazione alle edizioni 2016 e 2018 del Festival Internazionale MiTo Settembre Musica.

Il ricco programma del concerto, dedicato al ricordo del giornalista bergamasco Marco Dell’Oro (1965-2023) da poco prematuramente scomparso, si muove tra fulgidi esempi di preghiere corali che vanno dal Tardo Rinascimento alla contemporaneità, tratteggiando un ideale e suggestivo percorso spirituale di forte impatto emotivo.

Si comincia con tre brani del prolifico William Byrd, compositore inglese di religione cattolica, autore di numerosi mottetti su testo latino durante tutto l’arco della sua vita, nonostante le persecuzioni religiose in atto nell’Inghilterra dell’epoca. L’esuberante Sing joyfully a 6 voci, il meditativo mottetto mariano Beata viscera a 5, e il famoso e abbagliante Vigilate a 5, sono tre componimenti che si distinguono per la complessa e geniale trama contrappuntistica.

A questi segue l’Agnus Dei a 5 voci miste di Johannes Brahms, che fa parte di uno dei suoi capolavori corali giovanili, ovvero la Missa Canonica, scritta poco più che ventenne. Il compositore di Amburgo raggiunge qui un miracoloso e raro equilibrio tra una sofisticata tecnica contrappuntistica (tutta la composizione è costantemente in canone) e una stupefacente intensità espressiva.

Ildebrando Pizzetti fu uno dei principali esponenti della cosiddetta “generazione dell’Ottanta”, contribuendo in modo determinante ad emancipare la produzione musicale italiana dal retaggio operistico ottocentesco. Il Requiem per coro misto a cappella, scritto nel 1922, va annoverato tra i suoi capolavori.

Da tale Requiem sarà eseguito l’Agnus Dei, pagina di rarefatta, elegiaca e suggestiva semplicità, volutamente contrastante con la precedente pagina brahmsiana sul medesimo testo. L’Abendlied a 6 voci miste è probabilmente l’opera corale più famosa di Joseph Gabriel Rheinberger, compositore tardoromantico frettolosamente bollato da certa critica come accademico, ma che invece presenta molti spunti d’interesse compositivo. Il testo in tedesco recita: “Resta con noi Signore che si fa sera, mentre la giornata è giunta al termine”.

De profundis è un piccolo grande capolavoro scritto nel 1964 dal compositore belga Vic Nees che riprende il tema dell’invocazione a Dio, prima sommessa e quasi soffocata, poi via via più agitata e drammatica. Solo alla fine del brano c’è spazio per uno stemperarsi della tensione, che apre alla speranza.

Sergej Rachmaninov scrisse i suoi Vespri op. 37 nel 1915 per la liturgia ortodossa, e risente fortemente dello stile ieratico, accordale, tipico del repertorio in questione, cui si dedicarono anche altri importanti compositori russi come Tchaikowsky, Tchesnokov, Gretchaninov. Quello che verrà eseguito è probabilmente il brano più famoso della raccolta: Bogorodidze Devo (Ave Maria, in lingua russa), un’autentica gemma del repertorio tardoromantico.

Il ticinese Ivo Antognini è un grande compositore di musica corale, eseguito dai più importanti cori in tutto il mondo, che da vari anni onora Calycanthus della sua amicizia. In scaletta il suo ben noto e assai eseguito O magnum mysterium, luminoso e delicato brano sul tema della Natività. Arvo Pärt è probabilmente uno dei più noti compositori di musica corale al mondo. Dopo gli esordi negli anni ’60 nel segno dell’avanguardia, ben presto il suo stile mutò radicalmente a favore di una ascetica, spoglia e severa essenzialità, in cui la ripetitività e i silenzi fra una frase e l’altra giocano un ruolo fondamentale.

Da pacem Domine venne da lui iniziato nel 2004, due giorni dopo il terribile attentato ai treni di Madrid, in memoria delle vittime. Il testo in latino recita: “Dà pace, o Signore, ai nostri giorni, poiché non c’è nessun altro che combatterà per noi se non Tu, nostro Dio”. Tale testo latino subisce una frammentazione sillaba per sillaba: quasi un equivalente del puntillismo in musica.

Da Est proviene anche Vytautas Miškinis, geniale compositore lituano che ha scritto una enorme quantità di musica corale di altissima qualità e ispirazione. Il suo Angelis suis fu composto nel 2006 come regalo di compleanno per il direttore di coro britannico Stephen Layton. Il testo è estrapolato dal Salmo 90 e afferma: “Dio darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti porteranno: affinché il tuo piede non inciampi nella pietra”.

E davvero ascoltando questo magico e celestiale intreccio di voci dalla trasparenza diafana, ci sembra quasi di avvertire da parte nostra, sebbene ancorati qui in terra, delle voci provenienti da altri mondi, delle voci di angeli del Paradiso… Il concerto si conclude con due pagine scritte da Pietro Ferrario, storico direttore del coro oltre che eccellente pianista, organista, compositore e didatta, più volte premiato in concorsi internazionali per le sue creazioni corali.

La prima, Tota pulchra, è un mottetto mariano scritto nel 2019, che esordisce con una frase solistica dal sapore gregorianeggiante, cui risponde l’intero coro con una espressiva linea melodica ascendente, supportata dall’incedere lento e processionale delle altre voci, che porta ad un primo punto culminante. Il discorso si fa via via più articolato con richiami in imitazione tra le varie voci, sino a sfociare nella maestosa e massiccia sezione del “tu gloria Jerusalem, tu laetitia Israel”, dopo la quale dolci accordi riportano alla ripresa variata della prima parte.

Laudate Dominum, è stato invece scritto nel 2013: si tratta di una pagina piuttosto vasta e articolata. L’esordio del pezzo è costituito da un ostinato, esposto dai bassi, volutamente imparentato con il basso delle Variazioni Goldberg di Bach. Su questo ostinato le altre voci entrano per stratificazione progressiva, sino al suggestivo tema affidato ai contralti, e quindi al controcanto dei soprani.

Dopo una serie di variazioni su questo ostinato, si innesta la parte centrale, più ritmica ed armonicamente instabile, che porta al punto culminante del brano, ovvero la trionfale ripetizione del tema principale ai tenori, punto iniziale di un’abbreviata ricapitolazione della prima parte. Una lunga coda, basata sul materiale tematico sin qui esposto, suggella luminosamente la composizione. 

Le offerte raccolte prima del concerto saranno interamente devolute al “Progetto Kanengo” avviato in Malawi dalla Procura Missionaria delle Suore Sacramentine, inteso alla creazione di una struttura scolastica elementare e di un centro di assistenza per i bambini di età compresa tra 0 e 12 anni. 

L’iniziativa, realizzata anche con la collaborazione e la disponibilità della Parrocchia di Santa Caterina, si avvale della media partner di Famiglia Cristiana, Avvenire, BergamoNews e araberara e di Eliorobica come sponsor tecnico.

Ingresso con offerta libera. Prenotazione obbligatoria (posti limitati) al: 3885863106.

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