Giornata della Memoria ad Albino. In scena la storia di Giovanni Seghezzi, internato militare

In occasione della Giornata della Memoria, l’Amministrazione comunale di Albino e l’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari (ANRP) organizzano un evento dedicato alla memoria degli Internati militari italiani.

Presso l’Auditorium comunale “Mario e Benvenuto Cuminetti”, verranno proposte tre repliche di un evento teatrale dal titolo: “87839: Il diario. Un tuffo nel passato, un salto verso la libertà”.

Si tratta di un racconto teatrale tratto dalle memorie dell’internato militare Giovanni Seghezzi, classe 1921, di Seriate, curato da Francesco Assolari, che ne è autore e attore.

Lo spettacolo, una continua alternanza tra narrazione, recitazione, musica e immagini, è una sorta di “racconto teatrale” che vuole narrare la vicenda di un giovane soldato originario di Seriate, Giovanni Seghezzi, che fu internato in un campo di lavoro forzato nazista durante la Seconda guerra mondiale, ma che altro non è che la stessa triste sorte subita dai tanti internati albinesi.

Le foto di quegli anni, un diario di prigionia, le lettere, le riflessioni che scrisse durante la sua esperienza hanno ispirato Francesco Assolari, nipote di Giovanni, con l’amico Giovanni Stucchi e Mario Seghezzi, figlio del “protagonista”, ad intrecciare su un palcoscenico la sua semplice storia con la Storia che ha vissuto l’Italia in una delle due guerre che sconvolsero il mondo intero nel secolo scorso.

“Mio nonno Giovanni si trovava a Spalato, quando fu imprigionato e portato in un campo di lavoro ad Hattingen – racconta Assolari, oggi 48enne -. Qui iniziò ad utilizzare il quadernetto su cui venivano scritte le ore di lavoro anche per appuntare dei racconti di quanto stava vivendo. A volte scriveva mentre si trovava nei bunker da cui si rifugiava durante i bombardamenti”.

Questo quaderno è stato letto e trascritto da Assolari, facendosi aiutare direttamente dal nonno. Da qui è nato un libro e lo spettacolo che Assolari sta portando in scena ormai da diversi anni.

Accanto al suo racconto, in terza persona, si inseriscono diversi flashback in cui Giovanni Stucchi propone in forma drammatizzata alcuni episodi della vita di Seghezzi. Ad accompagnare queste parti ci sono alcune musiche composte ad hoc da Mario Seghezzi ed eseguite dal vivo alla tastiera.

Lo spettacolo verrà messo in scena al mattino, solo per gli studenti dell’Istituto Romero, e alla sera alle 20.30: l’invito a questa seconda rappresentazione è stato riservato ai parenti degli internati militari albinesi, già coinvolti negli ultimi anni nella consegna della medaglia d’onore e del Diploma Medaglia d’Onore a ricordo dei loro cari. Grazie all’impegno dell’Associazione Nazionale Reduci  dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari sono già stati recuperati i nominativi di 600 albinesi che vissero la tragica esperienza dell’internamento.

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