Scialle triangolare di seta tussah e mohair

Tra i miei numerosi scialli, questo è particolarmente curioso, sia per il materiale usato, sia per la realizzazione triangolare che rende l’effetto “scala”.

La costruzione permette di usare esattamente la quantità di filato che si ha a disposizione, anche perché si possono recuperare quei gomitoli “orfani” che abbiamo dimenticato in qualche cassetto.

Ho utilizzato, insieme, un filo di seta tussah e un leggerissimo filo di mohair. La seta tussah, nota anche come shantung, è prodotta dal bozzolo di bachi selvatici, cioè non allevati, che si nutrono di foglie di quercia e di ginepro, per questo viene anche chiamata seta selvaggia; è molto resistente e fortemente igroscopica, assorbe l’umidità, si asciuga in fretta e ha una trama più naturale e irregolare rispetto alla seta tradizionale.

Tornando allo scialle triangolare, la sua misura, da punta a punta è di oltre due metri, mentre dal centro alla punta inferiore è lungo 70 cm.

La lavorazione inizia da una punta, aumentando da un lato, fino a che si arriva alla punta del triangolo e si comincia a calare fino ad arrivare all’altra punta.

È una lavorazione insolita ed entusiasmante, perché una volta finito lo scialle, prima di chiudere i punti, questi vengono lasciati cadere e disfatti fino al ferro in cui sono stati generati. Si ha così l’effetto “scala” che appare subito all’occhio.

Chi è interessato a questo pattern lo trova su Clapo-Ktus di Loredana Gianferri Aka Lore Lostintheusa.

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