Bellezza nella diversità: un laboratorio multiculturale “al femminile” a Zogno

Un laboratorio multiculturale per scoprire “Bellezza nella diversità”: un gruppo che unisce una ventina di donne nelle parrocchie di Zogno. Nato nel 2016, mette al primo posto la fraternità, l’amicizia, la conoscenza reciproca. Fra le sue attività, presentate al vescovo da due volontarie in un incontro del pellegrinaggio pastorale nella fraternità 2 della Cet (Comunità ecclesiale territoriale) 4 della Valle Brembana, ci sono “momenti conviviali, esperienze ecclesiali e pastorali, conoscenza e approfondimento di tradizioni popolari tipiche delle zone di provenienza delle persone del gruppo”. 

Se da un lato c’è la promozione sociale con l’organizzazione di serate gastronomiche, culturali, musicali, dall’altra c’è una forte sensibilità alle necessità dei più fragili: “Promuoviamo iniziative di aiuto e sostegno a realtà bisognose – spiegano le volontarie – dalle bancarelle di dolci per raccogliere fondi e rispondere alle fragilità del territorio, alla mobilitazione per inviare pacchi di beni di prima necessità in Ucraina. Di recente abbiamo aperto la partecipazione anche a donne di religione musulmana. Non è sempre facile portare avanti progetti, ma quando abbiamo un obiettivo ci impegniamo insieme con un grande lavoro di squadra”. 

Fra gli impegni portati avanti da “Bellezza nella diversità” in rete con altre associazioni dell’area caritativa c’è una scuola di italiano per donne straniere. Un’iniziativa analoga esisteva nel territorio di Zogno da una decina d’anni ma era stato sospeso prima della pandemia per mancanza di spazi adeguati. “È stata riavviata dall’estate 2022 – spiegano le volontarie – con il sostegno della rappresentanza sindacale della ditta Cms di Zogno e del gruppo Solidarietà al femminile di Poscante”. L’oratorio ha messo a disposizione gratuitamente i locali per realizzare il corso accogliendo sia le studentesse, in gran parte mamme straniere, sia i loro figli: “A intrattenere i bambini c’è un gruppo di una decina di mamme e nonne. Imparare l’italiano favorisce la crescita dell’autostima e offre strumenti per una positiva integrazione sociale sul territorio”. 

intrattenuti da un gruppo di una decina di mamme e nonne tutti i giovedì per due ore circa. Nelle aule alcune insegnanti volontarie, una quindicina, insegnano alle mamme la lingua italiana. Questo aiuta l’autostima e favorisce l’integrazione sociale con il territorio. Dovranno avere a che fare con il mondo della scuola, della sanità, del lavoro, dei trasporti. 

Per alcune l’apprendimento procede lentamente perché normalmente stanno con persone che parlano nella loro lingua. Noi parliamo con loro con atteggiamento di prossimità e parlando la lingua della prossimità.

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