Alta Via delle Grazie: un percorso di 300 km che tocca 18 santuari mariani

L’Alta Via delle Grazie è un cammino che coinvolge corpo e anima, dove si possono cogliere l’armonia della natura, la profonda devozione nei luoghi di preghiera, lo splendore delle opere d’arte, l’incontro con le persone del territorio, fiere delle proprie tradizioni, felici di condividere e accogliere.

Sono tutti aspetti da scoprire e da apprezzare nei tre giorni di Agritravel Slow Turism Expo dal 16 al 18 febbraio alla Fiera di Bergamo. Ci saranno alcuni “segnali”, immagini, angoli dell’Alta Via per un “assaggio immersivo” di questo percorso.  

Di borgo in borgo l’itinerario dell’Alta via delle Grazie si snoda su sentieri e mulattiere. Attraversa il silenzio dei boschi e segue le orme della devozione per la Madonna. Il cammino si articola quindi intorno a tanti santuari mariani che si incontrano sul nostro territorio.

Conta in tutto tredici tappe e quasi 300 km, toccando 18 santuari mariani, oltre a numerose chiese e “santelle”.

Le priorità di questo cammino sono i quattro aspetti che rappresentano il quadrifoglio, ovvero il simbolo di questa via, che si potrà vedere anche alla Fiera dei territori. Il primo aspetto è quello naturalistico, cioè l’ambiente che si ammira camminando: montagna, fiumi, valli.

Il secondo aspetto è quello religioso, le tappe nei 18 santuari. Poi c’è l’aspetto artistico e culturale: in ognuno di questi luoghi si trovano preziose opere d’arte.

Non è secondario l’aspetto dell’accoglienza e della condivisione, particolarmente caro ai pellegrini che seguono i cammini. Alla fine di ogni tappa ci sono diversi luoghi di accoglienza: monasteri, case parrocchiali, case-famiglia, un circuito “alternativo” diverso dagli alberghi e dai bed and breakfast, dove ciò che conta di più è l’incontro personale.

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