Carnevale, una festa “dolce”. Un’antica ricetta per frittelle veneziane

Sembra che le frittelle fossero conosciute anche nell’antica Roma, dove venivano chiamate frictilia. Diffuse in gran parte del Mediterraneo, ebbero particolare diffusione in terra spagnola e quindi un po’ovunque.

Consumate prevalentemente nel periodo di carnevale, vengono preparare in svariati modi e forme.

A Venezia le fritole ebbero grande successo, diventando il dolce nazionale della Serenissima, si conoscono ricette antichissime, tra cui una del sec. XIV che è il più antico documento di cucina veneziana, custodito nella Biblioteca Nazionale Casanatense di Roma. 

Nella città lagunare le frittelle non venivano preparate da chiunque, ma solo dai cosiddetti maestri fritoleri, che appartenevano ad una vera e propria corporazione alla quale si accedeva solo avendo un padre fritolero. Questa strategia permise alla corporazione di sopravvivere fino alla fine del XIX secolo.

Riporto qui un’antica ricetta di frittelle veneziane.

Ingredienti

  • 500 grammi di farina 00
  • 25 grammi di lievito di birra
  • 50 grammi di uvetta
  • 25 grammi di pinoli
  • 40 grammi di zucchero
  • 15 grammi di sale
  • 1 bicchierino di grappa.
  • Preparazione

Sciogliere in una tazza il lievito di birra con un po’ di acqua tiepida. Aggiungere due cucchiai di farina e mescolare fino ad ottenere un composto morbido. Lasciare lievitare per un’ora.

Con la farina rimasta formare la fontana, aggiungervi lo zucchero, i pinoli, il sale e l’uvetta, precedentemente lavata a tenuta a bagno nella grappa. Aggiungervi infine la pasta lievitata.

Impastare aggiungendo tanta acqua tiepida fino ad ottenere un impasto elastico che si stacchi dalle mani.

Coprire la terrina con un tovagliolo e far lievitare in un luogo caldo per tre ore.

Le operazioni successive sono a discrezione dei lettori.

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