Albino, la storia del convento carmelitano della Ripa. Oggi ospita un’associazione culturale

Nei giorni scorsi ad Albino è stata presentata la recente pubblicazione “Il convento carmelitano della Ripa – Frammenti storici”, opera dello storico locale Giampiero Tiraboschi, insieme agli studiosi bergamaschi Eliana Acerbis, Nazzarina Invernizzi e Paolo Cavalieri.

Il libro racconta la storia lunga sei secoli del complesso monumentale situato nella frazione di Desenzano, nato nella seconda metà del XV secolo.

Il 9 ottobre 1440, presso il notaio Gabriele Borrelli, viene redatto un documento che racconta ciò che è appena avvenuto a Desenzano.

Una ragazzina di undici anni di nome Venturina, affetta da un male che le aveva fatto “morire” la gamba sinistra, è guarita: è stata la Madonna, “apparsa in tutto il suo splendore”, a compiere il miracolo e a chiederle di fare erigere su una “certa ripa” una cappella per ricordare a tutti quel che è accaduto.

Da qui sorge il primo nucleo della Ripa, luogo di devozione alla Vergine, costruito grazie al contributo di Conzino Signori di Comenduno e di molte altre donazioni: prima semplice cappella, poi chiesa e, pochi anni dopo, convento della Congregazione dei Carmelitani di Mantova.

L’ex convento oggi ospita un’associazione culturale

Luogo simbolo ed identitario delle antiche comunità locali, l’ex Convento della Ripa sta cercando negli ultimi anni di riprendersi una parte di quel ruolo di centro culturale che aveva un tempo per Albino e non solo. Acquistato dalla cooperativa sociale La Fenice nel 2007, è oggi la sede dell’associazione culturale Diaforà.

La pubblicazione curata da Tiraboschi, Acerbis, Invernizzi e Cavalieri, che si inserisce nella “Collana delle raccolte civiche di storia e arte” della Città di Albino, nasce da rigorose e pazienti ricerche condotte dagli autori presso diversi archivi, da cui hanno ricavato notizie e avvenimenti della secolare storia del Convento.

Il libro è stato inserito nel progetto “Albino: la bellezza al centro per Bergamo Brescia  Capitale della Cultura”, finanziato con il bando regionale “OgniGiorno Inlombardia” in un’ottica di  valorizzazione delle bellezze culturali di Albino anche in chiave turistica, per garantire un alto livello  di approfondimento della conoscenza di mete significative in Val Seriana per il turismo culturale e  religioso.

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